Arriva il Consorzio dei Consorzi delle Doc del Friuli Venezia Giulia, che ha lo scopo di promuovere il vino della regione e di fornire assistenza tecnica agli associati, fungendo da interfaccia con il sistema pubblico, rappresentato dall’Ersa (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale) e dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Friuli Venezia Giulia. La nuova realtà consortile, presentata oggi a Udine, dall’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Violino e dal direttore dell’Ersa Mirko Bellini, raccoglie come soci fondatori i Consorzi di Tutela Vini Doc Friuli Annia, Friuli Aquileia, Friuli Colli Orientali e Ramandolo, Friuli Grave, Friuli Isonzo e Friuli Latisana. Non ha aderito il Consorzio Tutela Vini Collio e Carso. Per il primo triennio è stato nominato presidente Giorgio Badin, già sulla poltrona della presidenza del Consorzio Isonzo.
“È molto significativo - ha detto l’assessore Violino - che 6 consorzi su 7 si siamo messi d’accordo. Si tratta di un passo che può essere foriero di risultati importanti e anche propedeutico alla Doc Friuli unica, di cui sta maturando il disciplinare”. Sul fatto che all’appello manchi il Consorzio Collio e Carso, Violino ha sottolineato che “su sette gambe ne manca una sola, siamo aperti a recuperarla, ma abbiamo intanto deciso di partire”. “Questo Consorzio dei Consorzi, che nulla toglie alle Doc attuali - ha proseguito l’assessore - avrà competenze operative per la promozione, come interfaccia del sistema pubblico dell’Ersa e dell’assessorato”. In tema di risorse a disposizione del nuovo Consorzio, Violino ha precisato che “sono quelle per il Friulano, cioè 8 milioni dallo Stato di cui ancora uno deve arrivare da Roma e 2 milioni messi dalla Regione, più il budget ordinario per la promozione dell’Ersa, che quest’anno è stato tagliato”. Violino su questo punto ha aggiunto che “siamo consapevoli che mettendo a denominatore comune le poche risorse possiamo essere più efficaci nella promozione del vino regionale in Italia e all’estero”.
Parallelamente al Consorzio, intanto, è stato istituito il “Comitato per il riconoscimento della Doc Friuli”, anch’esso formato dai sei consorzi di tutela, tranne quello del Collio-Carso. Presieduto da Pierluigi Comelli, il Comitato presenterà alla Regione il disciplinare per l’istituzione della Doc Friuli, su cui poi sono chiamati a pronunciarsi i produttori - attraverso una raccolta di firme - e la stessa amministrazione regionale.
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