Si chiama “MetodoContemporaneo” ed è il primo osservatorio permanente in Italia sul dialogo tra arte contemporanea e vino, risultato della prima ricerca scientifica nazionale dedicata al rapporto tra arti visive e paesaggio vitivinicolo. Il progetto prevede la mappatura, in una piattaforma online, delle cantine che uniscono tradizione viticola e mecenatismo artistico, costruendo una rete di realtà virtuose, protagoniste di un grande evento diffuso su diversi territori, in programma il 17 e 18 ottobre 2025. A novembre, a Verona, il convegno conclusivo aprirà il dialogo sul futuro di nuove pratiche di turismo lento e consapevole.
Il dialogo tra arte contemporanea e vino, come raccontato puntualmente da WineNews, è ormai un leit motiv consolidato nel nostro Paese, che vanta grandi eccellenze in entrambi i mondi: da Castello di Ama, nel Chianti Classico, che ospita una collezione di opere di artisti di fama mondiale e riflette un dialogo tra l’arte, il vino e il paesaggio, a Ca’ del Bosco, in Franciacorta (pioniera in Italia con la sua bellissima e prestigiosa “galleria” di sculture site-specific commissionate dalla fine degli anni Ottanta del Novecento ai più grandi artisti al mondo), passando per Feudi di San Gregorio, in Irpinia (che promuove collaborazioni artistiche e iniziative culturali con grandi nomi del design, dell’architettura, dell’arte e della fotografia), solo per citare i casi più famosi e rappresentativi.
La conferenza stampa di presentazione del progetto, frutto di un’iniziativa congiunta tra l’Università di Verona e la società di consulenza Bam! Strategie Culturali, si terrà il 7 ottobre a Milano.
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