In attesa di vedere sul palco i grandi nomi della musica e della cultura, a Barolo è già tempo di far girare i calici, con il Progetto Vino, guidato dal Senior Editor di Vinous ed ideatore di Indigena, Ian D’Agata, con WineNews media partner, prologo a Collisioni, il “Festival Agrirock” ideato da Filippo Taricco che vivrà il suo clou il 30 giugno e l’1 luglio, che muove i suoi primi passi. Da oggi al 2 luglio, 70 professionisti internazionali del vino, tra sommeliers, manager della ristorazione, giornalisti, buyers, educatori e opinion leaders dai cinque Continenti, si confronteranno in tavole rotonde, educational, speed-date e seminari per approfondire la conoscenza dei vini dei diversi territori del Balpaese.
La “capitale” delle Langhe, per un’intera settimana, diventerà così una sorta di piazza del vino italiano, in cui si incontreranno le eccellenze piemontesi, dal Barolo all’Alta Langa, in collaborazione con tutti i Consorzi del vino del Piemonte, come il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, che si presenta insieme all’Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato e all’Associazione Produttori del Nizza, che festeggia l’uscita in commercio della nuova annata. E poi, c’è l’Asti Secco Docg, bollicine ufficiali di Collisioni protagoniste di una tavola rotonda guidata da Ian D’Agata l’1 luglio.
Restando in tema di sparkling, ci sono anche Franciacorta e Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, al centro del dibattito “Conoscere il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, apice qualitativo del mondo Prosecco”, con i vini di Andreola, Bottega Case Bianche, Col Vetoraz, Conte Collato, La Tordera, Le Colture e Ruggeri. E poi le Marche, con l’Istituto Marchigiano Tutela Vini ed un ospite d’onore: il Verdicchio, che apre le danze con una giornata, domani, interamente dedicata ai 50 anni della Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi. Venerdì 29 giugno spazio alle altre denominazioni marchigiane: dal Verdicchio di Matelica alla Lacrima di Morro d’Alba, fino al Rosso Conero e alle Docg Conero Riserva e Verdicchio di Matelica Riserva.
E ancora il Molise, con l’Enoteca Regionale Lucana, i Vini d’Abruzzo e dell’Emilia Romagna, ma anche di Toscana, con il Montecucco di Tenuta L’Impostino insieme alle Donne del Vino, e quelli di Puglia, per la prima volta ospite del Progetto Vino con un programma ricco e coordinato dal Movimento Turismo Puglia: si parte il 29 giugno, con due masterclass, dedicate una ai rosati e l’altra a Negroamaro e Nero di Troia; sarà incentrata, invece, sul Primitivo nelle sue diverse declinazioni la masterclass di sabato 30 giugno; in mezzo, la sera del 29 giugno, nel cortile del Castello di Barolo, l’esclusiva Cena Pugliese.
Quindi spazio ai vini di Sicilia ed a quelli di Sardegna e del Friuli Venezia Giulia. Senza dimenticare i focus su singoli produttori, da Cusumano, con la “compilation 2018”: Catarratto 2017, Shamaris 2017, Jalè 2016, Nero d’Avola 2016, Sagana 2014, Noà 2015, Moscato dello Zucco 2011, Etna Bianco 2017, Etna Rosso 2016, Etna Rosato 2016, Feudo di Mezzo 2014, Guardiola 2014, le etichette che “suoneranno” nella masterclass di domenica 1 luglio, a Dei, da Medici Ermete a Omina Romana, ai produttori di uno dei vini più importanti d’Italia, l’Amarone della Valpolicella, con le “Famiglie Storiche” che si danno appuntamento l’1 luglio all’Enoteca del Barolo per la degustazione “Vino di terroir e tecniche produttive”, che metterà a fuoco i cru della Valpolicella negli Amarone di otto cantine, Allegrini, Brigaldara, Masi, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi e Zenato.
Tra i nomi di grandi esperti già confermati: Alexander Peh, Beverage Director del Four Seasons di Singapore; Mariarosa Tartaglione, Head Sommelier per il Marea di New York; Tushar Borah, Head Sommelier del Burj Al Arab; Susan Gordon, editrice food&wine di Forbes; Jason Yamasaki, Head Sommelier di Chambar a Vancouver; Evan Watson, proprietario di Clementine, a Toronto; Ian Halbert, Wine Director dell’importatore e distributore Gordon’s del New England e molti altri, tra cui, quest’anno, una piccola rappresentanza anche di sommelier di ristoranti stellati italiani. In prima linea saranno le denominazioni più importanti della nostra penisola, ma anche quelle meno conosciute, che troveranno così visibilità e racconto nelle parole dei produttori.
Ma l’attesa, almeno per il grande pubblico, è tutta per la magia di Collisioni, quella portata sul palco dai grandi nomi della cultura, della musica e della cucina italiana e mondiale. Il clou dell’edizione n. 10 sarà il 30 giugno-1 luglio, quando sui palchi di Barolo, prima dei concerti serali (il 30 giugno tocca a Pezzali, Nek e Renga, il 1 luglio a Caparezza), ci saranno nomi come Mauro Corona, Niccolò Ammaniti, Antonella Clerici, il premio Pulitzer Michael Cunningham, Bernardo Bertolucci, Paolo Crepet artisti come Elio e Le Storie Tese (anche in concerto il 29 giugno) Piero Pelù, Luciano Ligabue, e poi ancora Erri De Luca, Irvine Welsh (lo scrittore scozzese autore di Trainspotting), Piero Chiambretti, lo chef Bruno Barbieri, il procuratore Antimafia Giancarlo Caselli, Marco Travaglio e Vittorio Sgarbi, tra gli altri, mentre a completare il cartellone musicale, dopo il festival ci saranno grande eventi con artisti del calibro dei Depeche Mode (2 Luglio), Steven Tyler, frontman degl Aerosmith (24 luglio) e Lanny Kravitz (28 luglio).
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