Serve una viticoltura più forte, soprattutto per quanto riguarda le misure di mercato che deve adottare e per il ruolo che devono svolgere le organizzazioni dei produttori, in vista della riforma della Pac 2013, che dovrà riservare una maggiore attenzione alle produzioni di qualità. Decisiva, per il comparto, sarà infine anche la semplificazione dei controlli e degli adempimenti burocratici, che, oggi, gravano pesantemente sulle imprese del vino. È il “manifesto” emerso, ieri, a Roma, dall’incontro tra la cooperazione vitivinicola di Italia, Francia e Spagna, rappresentate da Fedagri-Confcooperative, Legacoop-Agroalimentare, Agci-Agrital, Coop de France e Cooperativas Agro-Alimentarias.
Le organizzazioni italiane, francesi e spagnole, “guidate” - per l’occasione - dal presidente del settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative, Adriano Orsi, hanno concordato, in particolare, sull’opportunità che, con la nuova Pac, venga assegnato un ruolo centrale alla cooperazione organizzata, quale strumento basilare per meglio programmare l’offerta e aumentare il potere contrattuale dei viticoltori, ed hanno assunto l’impegno ad elaborare un pacchetto di proposte per il settore, da presentare alle istituzioni comunitarie e nazionali.
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