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VINO E LEGGE

Assoenologi: rivedere norma che fissa vendemmia e vinificazione dal 1 agosto al 31 dicembre

Tra variabilità climatica e burocrazia, gli Enologi guidati da Riccardo Cotarella chiedono udienza a Centinaio: “serve intervento tempestivo”
ASSOENOLOGI, CENTINAIO, VENDEMMIA, Italia
Assoenologi: rivedere norma che fissa vendemmia e vinificazione da 1 agosto al 31 dicembre

Imbrigliare il clima nelle maglie della legge è quanto meno pretenzioso. Ma è evidente che delle regole, anche per le attività di raccolta di frutta e verdura, servono, a patto che siano al passo con in tempi. E così Assoenologi si fa promotrice di un’iniziativa per rendere più flessibile la norma che stabilisce il periodo entro cui è consentito vendemmiare e vinificare, con una richiesta di audizione al Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, ed ai presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera (Filippo Gallinella) e Senato (Gianpaolo Vallardi). L’idea è modificare il Testo Unico della vite e del vino (legge 238/2016), laddove recita che “il periodo entro il quale è consentito raccogliere le uve ed effettuare le fermentazioni e le rifermentazioni dei prodotti vitivinicoli è fissato dal 1 agosto al 31 dicembre di ogni anno”. Limitazione che, spiega Assoenologi, guidata da Riccardo Cotarella, in considerazione dell’ormai frequente variabilità climatica e per le particolari condizioni locali e peculiarità della nostra realtà viticola nazionale, rischia di compromettere il regolare processo produttivo oltre ad essere un elemento burocratico aggiuntivo.

“Già lo scorso anno la questione era stata affrontata e alcune Regioni avevano emanato deroghe seppur con interpretazioni diverse tra le diverse Amministrazioni. Quest’anno la questione si ripropone e addirittura, da parte di alcune Regioni, ci sono contrarietà a emanare tali autorizzazioni”.


Serve, pertanto, un tempestivo intervento del legislatore che, “anche se di difficile concretizzazione per la vendemmia che sta per cominciare, sarebbe un segnale per tutto il settore ed eviterebbe spiacevoli disagi a breve e negli anni a venire. Considerata l’importanza che il settore vitivinicolo rappresenta nell’intera economia nazionale e per la necessità, sempre più sentita, di strumenti, anche legislativi adeguati, con questo atto Assoenologi conferma la propria professionalità e attenzione al comparto e, pur condividendo lo spirito del Testo Unico, ritiene - come affermato dal presidente Cotarella -che le norme, in un settore specifico come quello del vino, dovrebbero tenere in maggiore considerazione le istanze reali degli operatori coinvolti”.

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