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ASTA BAROLO E BARBARESCO IL 24 GIUGNO AL CASTELLO DI GRINZANE CAVOUR: IL RICAVATO SARA' DEVOLUTO ALL'ORGANIZZAZIONE "EMERGENCY" PER UN’INIZIATIVA UMANITARIA

Tre colpi di martello per aggiudicare alcuni gioielli dell’enologia italiana: il 24 giugno, nel castello di Grinzane Cavour, la casa d’aste Christie’s di Londra, considerata tra le più prestigiose al mondo, mette all’incanto delle rare e preziose bottiglie di Barolo e Barbaresco. Solo i vini piemontesi più rinomati al mondo, considerati di grande pregio perché destinati a durare nel tempo possono essere i protagonisti di quest’evento, organizzato a scopo benefico dall’Enoteca di Grinzane Cavour d’intesa con quella del Barolo e del Barbaresco, il cui intero ricavato sarà devoluto all’organizzazione Emergency per un’iniziativa umanitaria.

L’invito è per questa ragione, non si vuole fare speculazione, rivolto ai collezionisti che vogliono arricchire la loro raccolta con i vini piemontesi più pregiati, agli amanti del buon bere e soprattutto ai ristoratori di tutto il mondo che intendono con acquisti mirati rivalutare ed esaltare la carta dei vini alla voce Barolo e Barbaresco, per offrire ai loro clienti momenti di degustazione davvero unici. Quale immagine promozionale migliore sulla tavola dei grandi ristoranti delle bottiglie più rare e d’annate prestigiose? L’obiettivo dell’asta ha coinvolto i produttori del territorio che hanno inserito in catalogo i loro vini e indicato, attraverso il prezzo di listino, il valore base d’asta.

Sono 70 le voci in elenco, che verranno battute al miglior offerente nelle sale del castello di Grinzane Cavour: Barolo e Barbaresco suddivisi in lotti da sei bottiglie, delle vendemmie 1985/1990, o in singole d’annate storiche (tra cui Barolo Riserva 1947 e 1958, Barbaresco 1967, 1971 ...) per un valore complessivo stimato intorno ai 44 milioni. Di sicuro alcune bottiglie arriveranno a quotazioni elevate, sull’onda della rivalutazione sul mercato internazionale delle bottiglie italiane eccellenti, che sono ormai si avvicinano alle stime delle consolidate bordolesi nel mercato del collezionismo e delle aste. Proprio pochi mesi fa una Imperiale (600 cl.) di Sassicaia Tenuta San Guido 1998 raggiungeva la cifra di 19 milioni e l’anno scorso una bottiglia di Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva 1891 è stata battuta all’incanto per 30 milioni.

Sul catalogo dell’asta al Castello di Grinzane Cavour, scorrono rare bottiglie come quella di Barolo Riserva 1947 Giacomo Borgogno & F. al prezzo base di 480.000 lire; preziose come il Barolo Granbussia 1978 di Aldo Conterno a 800.000 lire, il Barolo 1971 Cannubi Giulio Mascarello a 800.000 lire o il lotto da sei bottiglie di Barbaresco 1990 di Angelo Gaja che parte da 1.500.000 lire. In formato magnum (1,5 litri) spicca il lotto costituito da tre Barolo 1967 di Bartolo Mascarello, a 400.000 lire iniziano le offerte per una doppia (3 litri) di Barbaresco Moccagatta 1990. Altre perle preziose sono le bottiglie dei fratelli Giacosa, Terre di Barolo, Conterno, dei Poderi Luigi Einaudi (racchiuse in casse di legno), di Fontanafredda e Ceretto.

Il logo dell’asta è un quadro del pittore Carlo Carosso a testimoniare, qualora ce ne fosse bisogno, che il vino è un’opera d’arte sempre più preziosa.

Silvia Airoldi

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