Ben 30 milioni lire per un Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi 1891 (che, dopo quella del 1888, che è la prima conservata del Brunello, è bottiglia molto rara e di qualità eccellente): il battitore dell'asta, organizzata dalla rivista di enogastronomia "Gambero Rosso" e dalla Casa d'Aste di Firenze Pandolfini, non credeva alle sue orecchie: si tratta di un'offerta più che strepitosa, anche se gli esperti si sono affrettati a dichiarare la bottiglia come “straordinaria, eccellente, storica”. Daniele Cernilli, direttore della Guida del “Gambero Rosso”, "l’ha definita un'opera d'arte, oltre che un pezzo di storia del vino italiano di altissimo pregio. E’ la seconda annata arrivata a noi del Brunello di Montalcino. Un Brunello che ho avuto l’onore di assaggiare in un’immensa verticale fatta dai Biondi Santi nella loro Tenuta Il Greppo, negli anni scorsi: un 1891 straordinariamente bevibile". Ed ancora Franco Ricci, direttore dell’Associazione Italiana Sommelier, che lo ha definito “un pilastro della storia enologica d’Italia”
Ad aggiudicarsi il prezioso nettare (ricolmato dal proprietario nel 1970, alla presenza, tra gli altri dello scrittore Mario Soldati e del giornalista ed enogastronomo Luigi Veronelli, con tanto di certificazione dei Biondi Santi ndr), è stato un avvocato romano, Remo Roscioni, per conto di un artista di livello mondiale: "posso soltanto dire - ha dichiarato - che il mio cliente è un gran collezionista di quadri e di vini. Il Brunello non sarà bevuto ma entrerà a far parte della collezione privata del mio cliente". Al mondo, esistono solo altre 6 bottiglie, tutte custodite nella cantina della Tenuta "Il Greppo", di proprietà di Franco e Jacopo Biondi Santi (che hanno attestato l'autenticità della bottiglia battuta, che apparteneva agli enotecari di Roma Angelo ed Elisabetta Chiaretti, padre e figlia).
L’asta (che ha venduto circa il 75% dei lotti, per un business complessivo di 450 milioni) - alla quale hanno partecipato importanti esperti, professionisti, broker di vini rari, mediatori, importatori, collezionisti - ha quindi appassionato anche per molti altri lotti, e per la disputa su alcuni veramente particolari: a 19,5 milioni non è stato, ad esempio, aggiudicato, una bottiglia del 1888, sempre di Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi, perché il prezzo offerto non è stato giudicato congruo dal battitore dell'asta (il vino, prima annata di Brunello, comunque, come da catalogo erano definito “ormai spogliato”, anche se la bottiglia era esteriormente in ottime condizioni; una bottiglia importante dunque solo come puro e semplice interesse collezionistico: ne sono rimaste soltanto 3 al mondo: due nel caveau della Tenuta Il Greppo ed una nella cantina del Quirinale, donata nel 1988, per il Centenario del Brunello, dai Biondi Santi all'allora presidente della Repubblica Cossiga); la disputa tra l’industriale Gianmarco Moratti (che all'asta ha speso sui 100 milioni) ed il broker svizzero di vini rari Paolo Cattaneo delle Cantine Badaracco (forse l'investitore che ha speso di più in assoluto, sui 150 milioni) su una mathulasem (6 litri) di Champagne Roederer Cristal 1990, spuntato da Moratti (“lo regalerò a mio fratello per alleviare il brutto momento dell’Inter !”) per 6,8 milioni; grande successo anche per i lotti di 12 bottiglie - tutti i migliori cru - di Domaine de La Romanee Conti (lotto 309 venduto per 15,8 milioni; lotto 305 per 9,7 milioni; lotto 307 per 7,2 milioni; lotto 302 per 7,7 milioni; lotto 303 per 7,7 milioni); ottime performances per il Sassicaia (lotto 78 per 6,3 milioni: 5 bottiglie del 1985; lotto 79 per 7,8 milioni: 6 bottiglie del 1985; lotto 80 per 7,8 milioni: 6 bottiglie del 1985; lotto 98 per 7,2 milioni: 6 bottiglie del 1968, prima annata messa in commercio); buone quotazioni per numerosi bordeaux (Margaux, Mouton Rotschild, Cheval Blanc, Lafite, Haut Brion, Latour) e per i grandi rossi borgognoni Leroy degli anni Trenta e Quaranta e per i Sodi di San Niccolò di Castellare di Castellina di Paolo Panerai (6 bottiglie del 1986 a 5,8 milioni), per il Solaia di Piero Antinori (lotti da 6 bottiglie di 1988, 1985, 1986, 1990, venduti rispettivamente sui 2 milioni), Ornellaia e Masseto di Ludovico Antinori (lotti da 6 bottiglie di annate come il 1996, 1995, 1994 venduti per 1,5 milioni), per la prima annata prodotta del Tignanello (vendute 6 bottiglie di 1971 ad 2 milioni), di Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva di annate prestigiose (una sola bottiglia del 1946, 1945, 1925 venduta rispettivamente sui 2,5/3 milioni), 12 bottiglie di Barbaresco Sorì San Lorenzo di Gaja del 1971 vendute per 3 milioni e 12 bottiglie di Barbaresco Sorì Tildin di Gaja del 1971 per 4,2 milioni, il Barolo Gran Bussia di Aldo Conterno 1971 (1 bottiglia da 3,780 litri) per 3,8 milioni. Molto bene anche i vini delle aziende emergenti di questi ultimi anni: Sagrantino di Montefalco di Caprai (è triplicato, da 150.000 lire per una magnum di Sagrantino in versione normale a 450.000 lire), Montepulciano d'Abruzzo di Valentini, Taurasi di Mastroberardino, Montevetrano, Brunello di Montalcino di Salvioni, Turrita, Chardonnay di Planeta, Cepparello di Isole e Olena, Luce di Frescobaldi sono, insomma, riuscite a spuntare ottime quotazioni.
I 3 MIGLIORI LOTTI ITALIANI VENDUTI ALL’ASTA
Lotto 202 - Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva 1891
1 bottiglia - n. 1064 - 30.000.000 lire - Annata molto rara e di qualità eccellente del Brunello; dopo il 1888 è la vendemmia più antica conservata. Il vino appare in ottimo stato
Lotto 79 - Sassicaia Tenuta San Guido 1985
6 bottiglie - 7.800.000 lire
Lotto 98 - Sassicaia Tenuta San Guido 1968
6 bottiglie - 7.200.000 lire - Prima annata di Sassicaia messa in commercio
I 3 MIGLIORI LOTTI DI VINI DI FRANCIA
Lotto 309 - Domaine de La Romanée Conti 1988
Grands Echezeaux - 1 bt; Echezeaux - 4 bt; Richebourg - 1 bt; Romanée Conti - 1 bt; La Tâche - 2 bt; Romanée St. Vivant - 3 bt;
12 bottiglie magnum - 15.800.000 lire
Lotto 305 - Domaine de La Romanée Conti
La Tâche - 3 bt; Richebourg - 1 bt; Romanée Conti - 1 bt; Echezeaux - 3 bt; Grands Echezeaux - 1 bt; Romanée St. Vivant - 3 bt;
12 bottiglie - 9.700.000 lire
Lotto 307 - Domaine de La Romanée Conti 1993
Grands Echezeaux - 1 bt ; Echezeaux - 2 bt ; Richebourg - 2 bt ; Romanée Conti 1 bt ; La Tâche - 3 bt ; Romanée Saint Vivant - 3 bt ;
12 bottiglie – 8.200.000 lire
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