Con la fine dell’anno che si avvicina, è tempo di bilanci enoici anche per le grandi case d’aste mondiali, in un 2011 che ha confermato il deciso sorpasso dell’Asia su tutti gli altri mercati dei collezionisti, Stati Uniti compresi. E così, secondo la Reuters, Acker Merrall & Condit (www.ackerwines.com), casa Usa specializzata in vino, ha visto aggiudicare 110 milioni di dollari, seguita da Christies’s (www.christies.com), le cui vendite hanno superato i 90 milioni, da Sotheby’s (www.sothebys.com), a 85,5 milioni di dollari, e da Bonhams (www.bonhams.com), a 17 milioni. Ma il 2011 non ha portato solo grandi risultati: i ricchi asiatici hanno cominciato, soprattutto nelle ultime aste dell’anno, a non comprare più a qualunque prezzo, ma a prezzi che hanno considerato ragionevoli. Segno che la conoscenza dei vini aumenta, e anche che la “bolla del Bordeaux”, vino che ha spuntato ovunque e comunque le migliori quotazioni, ha iniziato a sgonfiarsi leggermente, e fa prevedere agli operatori prezzi in calo nel 2012 per le etichette degli Châteaux. A non subire grossi scossoni, al contrario, dovrebbero essere le quotazioni dei vini di Borgogna, Domaine de la Romanée Conti in primis, tenute al riparo dalla “piccola quantità” (rispetto alla domanda) della produzione ...
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