“Non ci sono cibi buoni e cattivi; mia nonna è morta a 96 anni mangiando piede di maiale. E’ piuttosto importante saper dosare le porzioni di cibo e l’educazione alimentare che deve tornare a essere presidiata dalle famiglie”. E’ una risposta diretta quella del presidente di Federalimentare Gian Domenico Auricchio al Ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini che ha illustrato il progetto “Scuola e cibo”, che prevede, tra l’altro, la diffusione di distributori automatici di frutta e verdura nelle scuole, tramite un finanziamento europeo.
L’industria alimentare è impegnata in prima linea in campagne informative sull’etichettatura, sicurezza e qualità alimentare. Ma il problema non si ferma a tavola: secondo Auricchio “l’obesità infantile è crescente perché i ragazzi passano ore davanti al computer o la tv e non vanno più a giocare né a calcio né in cortile. La famiglia dovrebbe sollecitare una corretta dieta e più sport”.
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