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L’EVENTO

Barolo e Barbaresco protagonisti a New York con Bottura, Cattelan e Il Volo

Il 4-5 febbraio, nella “Grande Mela”, la prima edizione di “Barolo & Barbaresco World Opening”, con 200 produttori e la critica mondiale

Parlare delle Langhe ai winelover di tutto il mondo, partendo da una delle capitali planetarie, New York, con un messaggio che ha i profumi ed i colori di Barolo e Barbaresco, i sapori della grande cucina italiana firmata dal n. 1, Massimo Bottura, ed il suono della verve di Alessandro Cattelan e delle canzoni de Il Volo, tra i fenomeni musicali italiani di maggior successo nel mondo: ecco gli ingredienti di “Barolo & Barbaresco World Opening”, prima edizione del format ideato dal Consorzio di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, di scena il 4 e 5 febbraio nella Grande Mela.
Si parte con la grande degustazione delle nuove annate dei grandi nebbioli di Langa, firmati da oltre 200 cantine tra le più importanti del territorio, con focus sulle Menzioni Geografiche Aggiuntive (con il giornalista Alessandro Masnaghetti), che Barolo e Barbaresco hanno realizzato per primi in Italia, si chiude con la grande cena di gala, a Eataly Downtown, tra vino, grandi sapori e musica.
Un format, come spiegato a WineNews dal presidente del Consorzio, Matteo Ascheri, “pensato per comunicare con il consumatore finale, per far affermare ancora di più e definitivamente i nostri marchi. E non si poteva che cominciare da New York, che è un po’ un centro del mondo, ma è un messaggio rivolto non solo agli Usa. Presenteremo le nuove annate di Barolo 2016 e Barbaresco 2017 in modo innovativo: ospiteremo 50 palati dal mondo, faremo degustare i nostri vini, per e comunicare poi un punteggio medio sulle annate dato da loro, in questa grande cena di gala con lo chef n. 1 al mondo Massimo Bottura, Cattelan ed Il Volo, per costruire un messaggio da portare direttamente al consumatore finale”.
Un debutto che arriva in un momento decisamente peculiare, soprattutto pensando al mercato Usa, importantissimo non solo per Barolo e Barbaresco, ma per tutto il vino italiano, con la questione dazi che vive ore di frenetico lavoro diplomatico per evitare il peggio (ovvero l’introduzione di nuovi dazi fino al 100% da parte degli States su tutti i vini d’Europa e d’Italia, ndr). Ma che arriva anche nel quadro di una fase florida per il mercato del vino piemontese, di cui le Langhe, proprio con Barolo e Barbaresco, sono spina dorsale, con le esportazioni enoiche della regione che, nei primi 9 mesi del 2019, hanno segnato un aumento del 5,2% su un 2018 in cui era stato superato il miliardo di euro il valore. Un trend di crescita che, da New York, le Langhe di Barolo e Barbaresco vogliono consolidare, nel segno delle eccellenze made in Italy unite nel calice, nel piatto e non solo.

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