“L’estensione dell’obbligo, già previsto in Italia, di indicare in etichetta l’origine delle olive impiegate nell’extravergine in tutti i paesi europei è una risposta coerente alla necessità di garantire la trasparenza alle scelte di acquisto dei consumatori comunitari e di combattere le truffe. Una idea italiana sostenuta dalla Coldiretti che ha raccolto un milione di firme e che finalmente viene accolta anche in Europa”. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare l’annuncio del Commissario Europeo all’agricoltura Mariann Fischer Boel di voler estendere a livello comunitario l’obbligo di etichettatura dell’olio extravergine di d’oliva già in vigore in Italia dal 17 gennaio, grazie alla mobilitazione della Coldiretti a sostegno del Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre 2007.
L’Italia, che detiene il primato a livello comunitario nella qualità e nella sicurezza dei prodotti alimentari, è chiamata a svolgere in Europa - ha sottolineato Marini - un ruolo di leader nelle politiche rivolte alla trasparenza del commercio e alla garanzia di salute per i consumatori.
Se, a livello comunitario, occorre ora sostenere lo sforzo del Commissario all’agricoltura per raggiungere presto l’obiettivo, a livello nazionale - ha affermato Marini - è necessario intensificare i controlli. A distanza di alcuni mesi dall’entrata in vigore della norma nei supermercati - ha concluso la Coldiretti - sono ancora troppo poche le bottiglie di extravergine correttamente etichettate in un paese dove l’importazione dall’estero per 5,5 milioni di tonnellate ha superato la produzione nazionale di 5 milioni di tonnellate nel 2007.
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