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Bentornate aste: a Londra, la stagione di Sotheby’s riprende il 17 e 18 settembre, con una vendita all’incanto di ben 1.108 lotti, per un valore complessivo stimato in 1,3 milioni di sterline, tra i grandi di Bordeaux e Borgogna e il top del Belpaese

Bentornate aste: a Londra la stagione di Sotheby’s (www.sothebys.com) riprende il 17 ed il 18 settembre, con una vendita all’incanto di ben 1.108 lotti, per un valore complessivo stimato in 1,3 milioni di sterline. A farla da padrone, come sempre, le grandi bottiglie di Bordeaux, a partire da due magnum di rare annate di Ausone, la 1921 e la 1955, 12 bottiglie di Latour 1959, 12 bottiglie di Haut Brion 1961 e 3 doppie magnum di Pétrus 1982 (stimate tra le 8 e le 10.000 sterline), e Borgogna, con tre Jeroboam di La Tâche 1971 (valutate 8-10.000 sterline), e ancora una selezione di Domaine de la Romanée Conti di sei bottiglie, sempre di La Tâche, ma dell’annata 2001, stimate in 5.500-6.500 sterline, e sei di Richebourg 2001, stimate in 3.600-4.400. All’Italia dei grandi rossi saranno invece dedicati 34 lotti, tra cui spiccano le 4 bottiglie dell’annata 1988 di Amarone della Valpolicella di Giuseppe Quintarelli (valutate 1.000 sterline), i lotti dedicati alle annate 1989 e 1990 del Barolo di Bruno Giacosa, che sfiorano le 2.000 sterline per 6 bottiglie, e ancora 5 bottiglie di Barolo Sperss 1990 di Gaja (1.000 sterline), le 11 bottiglie di Solaia 1993 di Antinori (1.000 sterline) e le 12 bottiglie dell’annata 1995 di Sassicaia Tenuta San Guido, valutate più di 1.000 sterline.

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