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VINO & FIERE

BolognaFiere “hub” dei piccoli produttori: dopo la Slow Wine Fair (by Slow Food), ecco la Fivi

Dal 2023 il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti sarà a Bologna, di scena dal 25 al 27 novembre
BOLOGNAFIERE, FIVI, SLOW WINE, vino, Italia
Il Mercato dei Vignaioli Indipendenti 2022 a Piacenza: il futuro è Bologna

Dopo la Slow Wine Fair, di scena a Bologna (dal 26 al 28 febbraio, presentata qui), firmata insieme a Slow Wine, il “ramo vinicolo” di Slow Food, che è stato movimento protagonista di una delle più profonde rivoluzioni culturali nell’agroalimentare italiano, BolognaFiere diventa sempre più “hub” di quella galassia produttiva rappresentata dai piccoli produttori e dagli artigiani del vino italiano: la Fiera di Bologna sarà la “nuova casa” del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, l’evento più importante (e tra quelli dal maggior successo recente nel panorama italiano) della Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti (che riunisce quei produttori che “coltivano le proprie vigne, vinificano le proprie uve, imbottigliano il suo vino e curano personalmente la vendita dello stesso, secondo la propria responsabilità, con il proprio nome e la propria etichetta”, come si legge sul sito della Fivi), che dopo anni di eventi a Piacenza, si sposterà a Bologna, con l’edizione n. 12, di scena dal 25 al 27 novembre 2023.
“Siamo felici di accogliere nei padiglioni di BolognaFiere il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti e siamo certi di poter offrire a Fivi nuove opportunità di crescita di questo importante evento. BolognaFiere, con Slow Wine Fair, Marca, Sana e questa nuova manifestazione che entra a far parte del nostro calendario fieristico, si afferma sempre di più come polo espositivo leader nell’agroalimentare”, ha commentato il presidente BolognaFiere, Gianpiero Calzolari. Sono ormai più di 1.500 le cantine Fivi, e ben 870 avevano partecipato al “Mercato” 2022 (oltre 200 in più rispetto sul 2021): un ritmo di crescita costante che ha imposto una valutazione attenta delle diverse opzioni, per arrivare ad individuare in BolognaFiere lo spazio e il partner giusto per portare avanti e sviluppare il principale evento associativo. Nei prossimi mesi, spiega una nota, sarà comunicato il programma, che - pur con molte novità - nel format rimarrà del tutto simile a quanto consolidato in questi anni: una mostra-mercato di tre giorni (sabato, domenica e lunedì) con centinaia di Vignaioli da tutta Italia, disposti in ordine casuale secondo sorteggio sugli oltre 20.000 metri quadri (Padiglioni 29 e 30) di Bologna Fiere, con uno spazio dedicato agli artigiani del cibo (Padiglione 28), senza dimenticare i partner Fivi. Pur con il cambio di sede, per espositori e pubblico sono confermati i costi dell’edizione 2022, per garantire in modo tangibile l’inclusività di un evento che, guardando al futuro, mantiene salde le radici su cui è cresciuto nel tempo.
Il Mercato Fivi, dunque, corre sulla “Via Emilia”, spostandosi da Piacenza a Bologna, ma restando fedele a se stesso nello spirito e negli obiettivi: “quando parliamo del Mercato dei Vini, ci piace partire sempre da un assunto: non è una semplice fiera, ma la festa dei vignaioli e delle vignaiole, un momento di incontro tra produttori, pubblico e operatori, unico nel suo genere”, spiega Lorenzo Cesconi, presidente Fivi. “Vogliamo innanzitutto ringraziare Piacenza Expo per aver percorso con noi questo primo importante pezzo di strada: se il Mercato dei Vini è diventato un evento di successo - aggiunge Cesconi - è anche merito di chi ci ha creduto fin dal principio. Ma il “Mercato” negli anni è cresciuto in modo costante e naturale, quasi di pari passo con la crescita di Fivi, nei numeri e nel riconoscimento: nel 2022 abbiamo raggiunto il massimo, in termini di partecipazione di espositori e di pubblico, e quindi era inevitabile cominciare a immaginare soluzioni nuove e nuovi spazi, mantenendo però la filosofia originale. Il consiglio direttivo della Fivi ha studiato a lungo, si è confrontato in modo aperto e ha infine scelto la nuova sede del Mercato all’unanimità, come nel migliore spirito della nostra associazione, fatta di Vignaioli per i Vignaioli”. Una scelta ricaduta su una Bologna che, dall’essere una delle capitali della “food valley” emiliana, con BolognaFiere, sta diventando sempre più capitale della piccola produzione e dell’artigianato enogastronomico, con sempre maggiori spazi, progetti ed investimenti sull’eccellenza più celebre del made in Italy in tavola, quale è il vino.

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