Il Tribunale dell’Unione Europea, presso la Corte di Giustizia di Lussemburgo, ha depositato una sentenza con cui conferma la decisione dell’Euip, l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale, che il 14 marzo 2018 aveva riconosciuto, anche in secondo grado, la validità dei marchi tridimensionali registrati dall’azienda trevigiana Bottega S.p.A., a tutela dei tratti distintivi delle bottiglie Bottega Gold e Bottega Rose Gold. Nello specifico, il Tribunale Ue presso la Corte di Giustizia conferma che la forma della bottiglia e l’effetto specchiato dei colori (oro e rosa) sono elementi propri dei marchi di Bottega, addirittura prevalenti su altre componenti, quali la lettera B in rilievo e l’etichetta a forma di fiammella, propria dei vini Bottega, e che in quanto tali non possono essere utilizzati da terzi. A comunicarlo è proprio la cantina e distilleria di Bibano di Godega (Treviso), che sottolinea come la decisione del tribunale dell’Unione Europea confermi una volta in più le ragioni di tutela del marchio che Bottega pone alla base delle sue rivendicazioni. A differenza, però, da quanto deciso dal Tribunale di Padova, che qualche giorno fa ha assolto dal reato di contraffazione i responsabili dell’azienda vinicola Tombacco di Trebaseleghe (Padova) sul presupposto che i marchi di Bottega hanno come unico elemento distintivo la lettera B, posta in rilievo sul collo della bottiglia. Appare inevitabile, a questo punto, che Bottega proporrà appello contro la sentenza del Tribunale di Padova, “riservandosi di agire anche in sede civile considerato che lo stesso Tribunale di Padova ha prospettato l’esistenza di una possibile imitazione servile, poco onorevole per l’azienda padovana”.
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