Nessuno lo ha mai detto fino adesso a chiare note … ma la visita all’Enoteca Italiana di Siena - nata per conoscere la lavorazione sui prodotti d’eccellenza toscani - la delegazione statunitense Attb era fissata già da mesi, attraverso la normale diplomazia e organizzazioni del wine & food d’Italia. Ma a parte questo, il “mini vertice” tra il Consorzio del Brunello di Montalcino e la delegazione di funzionari Attb è durato un’oretta ed é stato “un utile scambio di informazioni”: “un incontro utile e cordiale, nel quale i funzionari americani - spiega il presidente del Consorzio del Brunello, Patrizio Cencioni - si sono fatti un’idea più chiara di come funzionano le denominazioni di origine e i controlli che ruotano attorno a queste. E sono, peraltro, rimasti sorpresi dalla qualità e dal numero dei controlli”.
I funzionari dell’Alcohol & Tobacco tax & Trade bureau hanno chiesto di sapere i nomi delle aziende coinvolte nell’inchiesta della Magistratura, ma, ha spiegato il presidente “reggente” del Consorzio del Brunello, “noi abbiamo solo potuto dire che li avevamo letti sul giornale”. A loro volta, gli ispettori statunitensi hanno spiegato al Consorzio del Brunello che, per il Governo americano, il problema centrale è la corrispondenza tra prodotto ed etichettatura, e non la qualità del Brunello, che negli Usa da sempre è un simbolo del “made in Italy”.
“Nella loro mentalità - ha osservato ancora Patrizio Cencioni - il prodotto deve corrispondere all’etichettatura. Non si pone un problema sulla qualità del prodotto ma sulla rispondenza visto che l’indagine ruota attorno a questo aspetto”.
L’atteggiamento mostrato dai funzionari americani è stato di quello di persone che vogliono capire e che sono interessate a proseguire nell’importazione di questo vino apprezzatissimo dai consumatori americani”. Ma la decisione di bloccare o meno l’import del Brunello coinvolto nell’inchiesta della magistratura “dipende da loro”, ha osservato Cencioni - “noi non è che possiamo agire più di tanto”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025