Cambia l’assetto societario del produttore di chiusure sintetiche per il vino più grande del mondo, Nomacorc: il fondatore e presidente, Marc Noel, insieme alla Bespoke Capital di Boston, è diventato proprietario del 100% del gruppo, con una ricapitalizzazione che ha tagliato fuori la Summit Partners, che dal 2007 deteneva la maggioranza di Nomacorc. Noel Group e Bespoke Capital avranno ciascuno una partecipazione del 50% delle azioni, dopo un affare che ha spostato qualcosa come 200 milioni di dollari, anche se le cifre, come racconta il magazine britannico “Decanter” (www.decanter.com), non sono ufficiali.
“Abbiamo investito in Nomacorc come piattaforma per il consolidamento nel frammentato settore del vino, che comunque a livello mondiale vale 250 miliardi di dollari”, ha detto il co-manager di Bespoke, Mark Harms, che ha tutta l’intenzione di investire su Nomacorc, insieme a Marc Noel, a lungo termine. Anche perché, si tratta di una realtà ben consolidata, con fabbriche ai quattro angoli del mondo (Usa, Belgio, Argentina e Cina), una quota del 13% della produzione globale di chiusure e del 70% delle chiusure sintetiche e un’enorme capacità di innovarsi, come dimostra il Select Bio, il tappo a base di polimeri di canna da zucchero, per ridurre la dipendenza di Nomacorc dalle plastiche a base di petrolio.
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