Per festeggiare il Capodanno gli italiani hanno portato sulle tavole cibi e bevande per un valore di 2,8 miliardi di euro, in calo del 3,5% sul 2007, con più cotechini e zamponi e meno salmone, ostriche e caviale, ma anche con la netta vittoria sullo champagne dello spumante italiano che ha salutato il 98% dei brindisi nazionali. Lo dice la Coldiretti, affermando anche che “il cenone della notte più lunga dell’anno ha visto 8 italiani su 10 consumarlo nelle case di parenti e amici”.
A farla da padrone sulle tavole - sottolinea ancora la Coldiretti - è stato l’onnipresente spumante del quale nelle feste di fine anno, tra case private, ristoranti, piazze e luoghi di intrattenimento, ne sono state consumate 80 milioni di bottiglie, con una prevalenza schiacciante delle produzioni italiane rispetto allo champagne.
Da segnalare anche il ritorno dei tradizionali cotechini e zamponi con un consumo record di 8 milioni di chili. Preferite, insieme alle “fortunate” lenticchie, sono state in maggioranza le specialità protette dall’Unione Europea, come il Cotechino e lo Zampone di Modena Igp.
Insieme a piatti comuni della tradizione nazionale sono molte le specialità locali portate in tavola nell’ultima notte dell’anno. Se in Emilia Romagna la festa e stata accompagnata dagli immancabili tortellini, nelle tavole della Lombardia hanno vinto i risotti mentre in Piemonte sono stati gli agnolotti a farla da padrone e gli spaghetti sono stati i più gettonati in tutto il Mezzogiorno, tranne in Sardegna dove è stato il momento dei classici gnocchetti.
Nonostante i rincari denunciati dal Codacons del 12% per il pandoro e del 9% per il panettone, i due dolci tipici delle feste di fine anno, sono risultati immancabili sulle tavole con 100 milioni di esemplari acquistati nelle feste.
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