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CARTOLINE “AGRICOLE” PER MONTI, L’INIZIATIVA DI CONFAGRICOLTURA CHE CHIEDE PIÙ ATTENZIONE ED EQUITÀ PER IL SETTORE. “PER SALVARE L’ITALIA L’AGRICOLTURA NON PUÒ MORIRE”. E PER L’ORGANIZZAZIONE LA MANOVRA PESA SULL’AGRICOLTURA PIÙ CHE SU ALTRI SETTORI

Tra le tante cartoline di auguri che il premier Monti avrà ricevuto per Natale, chissà se avrà letto anche le tante arrivate in sostegno all’agricoltura italiana. A mandargliele i tanti che hanno aderito all’iniziativa di Confagricoltura, con l’invio di cartoline con un lussureggiante paesaggio agricolo e il messaggio “Per salvare l’Italia l’agricoltura non può morire”, con tanto di nome dell’azienda e firma dell’agricoltore. “Siamo pronti a fare la nostra parte - si legge nelle cartoline - ma la terra non è un bene di lusso da tassare: è un fattore primario per lo sviluppo del Paese”. Il riferimento, ovviamente, è alle novità per il settore agricole previste dalla manovra Monti approvata prima di Natale: “Con l’Imu sui fabbricati rurali - spiega l’organizzazione agricole - l’equità prevista dalla manovra di fine anno si traduce in un’eccezionale sperequazione per il mondo agricolo”. Secondo i calcoli dell’ufficio studi della Confederazione, a fronte di un’incidenza sul Pil globale della nuova imposta patrimoniale pari all’1,3%, si arriva al 4,5% per il settore agricolo. Senza contare il peso della tassazione Imu sui terreni agricoli.

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