E’ uno dei territori emergenti del vino italiano: i nomi dell’enologia che conta ci sono ormai tutti e la qualità nella produzione è ormai ad ottimi livelli (almeno nelle aziende top). Per questi motivi il Consorzio del Morellino di Scansano ha chiesto di blindare l’area di vigneti (in produzione 400 ettari, che arriveranno a 1.000 ad albo “a regime”), di ridurre la resa massima per ettaro (da 120 a 90 quintali), di difendere l’identità del vino dalla moda dei vitigni internazionali (merlot, cabernet...) e dall’indiscriminato uso della barriques. Il Consorzio, per bocca del suo presidente Alessandro Bargagli, ha quindi avanzato la richiesta della Docg ed una maggiore integrazione nel territorio per lo sviluppo sostenibile legato al turismo del vino.
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