Sono soltanto due i vini eccellenti per tutte le Guide d’Italia 2001: lo Sperss ’96 di Angelo Gaja ed il Sassicaia ’97 del marchese Nicolò Incisa della Rocchetta. La clamorosa rivelazione è il frutto di un’analisi realizzata da “Civiltà del Bere” (giugno 2001) , rivista storica del vino, diretta da Pino Khail, che ha incrociato i giudizi della quattro Guide del Vino d’Italia (Veronelli, Slow Food-Gambero Rosso, Luca Maroni, Associazione Italiana Sommelier). Dal lavoro di “Civiltà del Bere” emerge che 396 aziende hanno prodotto un vino giudicato “eccellente” da almeno una guida, 108 sono i vini con due citazioni d’eccellenza, 35 quelli con tre citazioni (tra gli altri, i Capitelli di Anselmi, Solaia, Turriga, Akronte, Annamaria Clementi di Ca’ del Bosco, il Sagrantino 25 anni di Caprai, La Vigna di Alceo, Montiano, Refosco di Livio Felluga, il Pietracalda di Feudi di San Gregorio, Barbaresco di Gaja, Montevetrano, Masseto, Galatrona, Saffredi, Percarlo, Verdicchio Contrada Balciana, Barolo di Scavino …), ed al vertice le due stelle, appunto: lo Sperss ’96 di Angelo Gaja ed il Sassicaia ’97 della Tenuta San Guido del marchese Nicolò Incisa della Rocchetta. “Ognuno potrà commentare questi risultati come meglio crede - spiega la rivista - noi ci limitiamo ad osservare che, premesso che tutti i giudizi sono validi ed onesti, alla fine vince soltanto la soggettività”. La classifica delle 13 cantine al top dell’Italia, sulla base dei punteggi ottenuti e delle citazioni d’eccellenza per almeno un vino su tutte e 4 le guide più importanti, è cosi composta: al primo posto, Feudi San Gregorio (Campania), giovane azienda in prepotente ascesa, guidata da Enzo e Mario Ercolino (la proprietà è in mano alla famiglia Capaldo); al secondo posto, Antinori (Toscana e Umbria), al terzo posto, Gaja (Piemonte); le altre 10 aziende sono: Livio Felluga (Friuli Venezia Giulia), Villa Russiz (Friuli Venezia Giulia), Ca’ del Bosco (Lombardia), Avignonesi (Toscana), Poliziano (Toscana), Le Pupille (Toscana), Saiagricola, con Colpetrone e Poderina (Umbria e Toscana), Tenuta San Guido (Toscana), Caldano Viticoltori (Trentino Alto Adige), Allegrini (Veneto). Le quattro Guide hanno espresso ben 862 voti di eccellenza, gratificando la bellezza di 678 vini (che conferma la grande disparità di giudizi); i giudizi sono concentrati su Toscana con 212 eccellenze (24,6%), Piemonte con 189 (21,9%), Trentino Alto Adige con 109 (12,6%), Friuli Venezia Giulia con 72, Veneto con 60, Lombardia e Campania con 44, Sicilia con 33, Umbria e Marche con 21. La concentrazione regionale, nel giudizio delle quattro Guide, è così riassunta: per il Gambero Rosso/Slow Food, “in Piemonte in testa”; per i Sommeliers, “Piemonte incalza la Toscana”, per Maroni “il Trentino è il leader”, per Veronelli, “la Toscana è in fuga” …
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