Stop al pesce fresco a tavola: da oggi ha inizio il fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta da pesca italiana lungo l’Adriatico da Trieste a Rimini. Lo dice la Coldiretti Impresapesca, sottolineando che il provvedimento ha l’obiettivo di garantire il ripopolamento dei pesci nel mare e salvare cosi le marinerie dal collasso, in un 2014 segnato da un calo del 7% dei consumi di pesce fresco in valore nel primo bimestre.
Si parte dunque con l’alto Adriatico, nel tratto da Trieste a Rimini, con il blocco per 42 giorni, delle barche che hanno sistemi a traino, fino al 5 settembre. L’11 agosto stop alle attività per il centro e sud Adriatico, da Pesaro a Bari, che riprenderanno il 22 settembre. Il 15 settembre si fermeranno i pescherecci a partire da Brindisi, Ionio e Tirreno (fino al 14 ottobre), mentre Sardegna e Sicilia decideranno autonomamente, con uno stop di almeno 30 giorni.
Il tutto in una situazione che, secondo Coldiretti Impresapesca, ha visto aumentare del 7% le famiglie italiane che hanno rinunciato ad acquistare pesce fresco nonostante una marcata flessione dei prezzi medi al consumo, soprattutto dei molluschi. A segnare un forte calo nei consumi sono soprattutto polpi (-22%), spigole (-20%) e calamari (-16%). Un crollo che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci italiana che negli ultimi 30 anni ha già perso il 35% delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro.
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