Fare la spesa con più calma evitando gli acquisti di impulso aiuta a scegliere meglio e ad evitare gli inganni che trovano terreno fertile proprio sulla mancanza di tempo disponibile. Lo afferma la Coldiretti che in occasione della giornata mondiale della lentezza sottolinea l’importanza di verificare attentamente i prodotti che si mettono nel carrello a partire dall’etichetta degli alimenti perché le trappole di mercato sono dietro l’angolo.
Nonostante i marchi con nomi italiani - sottolinea la Coldiretti - c’è ad esempio olio spremuto da olive straniere in una bottiglia su due e se si vuole avere la certezza di acquistare prodotto nazionale occorre rivolgersi esclusivamente ad uno dei 38 extravergini a denominazione di origine italiani (Dop) riconosciuti dall’Unione Europea oppure, verificare che sulla bottiglia vi sia l’indicazione (facoltative per legge) prodotto 100% italiano oppure italiano.
Anche per il prosciutto - continua la Coldiretti - la sicurezza che si tratti di un prodotto che deriva da maiali Made in Italy viene solo da quelli a Denominazione di Origine Protetta (Dop) che sono riconosciuti dall'Unione Europea e individuabili dal marchio comunitario (Dop) o da quello del Consorzio di Tutela come i Prosciutti di Parma, San Daniele, Modena, Norcia. Toscano, Berico-Euganeo e Carpegna, perché in caso contrario è il rischio che vengano offerti prodotti ottenuti da maiali allevati all’estero in Olanda, Danimarca, Francia, Spagna o Germania.
Per la frutta e verdura la Coldiretti ha messo a punto un vademecum per ottimizzare gli acquisti che invita a verificare la presenza dell'etichetta di provenienza, prediligere le varietà di stagione coltivate in serra o in pieno campo che presentano le migliori caratteristiche qualitative e il prezzo più conveniente; preferire le produzioni e le varietà locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza; privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati rionali e di Paese e nei punti vendita specializzati della grande distribuzione dove è possibile fare buoni affari ed è più facile individuare l’origine e la genuinità dei prodotti; scegliere gli ortaggi e la frutta con il giusto grado di maturazione, quando sono esaltate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali; optare per acquisti ridotti e ripetuti per garantirsi sempre l’elevato grado di freschezza; approfittare dell’apertura dei mercati all'ingrosso ai privati cittadini, prevista dalla legge in orari determinati, consente risparmi con acquisti a collo (cassetta o altro) e di usufruire degli eventuali "saldi last-minute”.
Il cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani, con la minore disponibilità di tempo da dedicare alla spesa, deve significare da parte delle imprese e delle istituzioni - sottolinea la Coldiretti - una maggiore attenzione alla trasparenza dell’informazione, a partire dall’obbligo di indicare l’origine degli alimenti in etichetta, per favorire comunque scelte di acquisto consapevoli.
Una necessità nel tempo della globalizzazione dove - conclude la Coldiretti - cresce la varietà dell’offerta alimentare ma anche i rischi e le preoccupazioni sulla qualità e la sicurezza del cibo che si porta in tavola.
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