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COLDIRETTI: SCOMPARSI 3 FRUTTI SU 4, MA TORNA IL POMO D’ORO. NELLA “GIORNATA DELLA SALVAGUARDIA DEL CREATO”, A CASTEL GANDOLFO, LA COLDIRETTI METTE IN SCENA IL “MERCATO DI CAMPAGNA AMICA”

In Italia sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro ma grazie al lavoro degli agricoltori molte sono state salvate e tornano in tavola come il “pomo d’oro” giallo come quello originale coltivato dagli Aztechi del Messico e dagli Incas del Perù prima di arrivare in Europa e cambiare colore con la selezione per diventare uno dei prodotti più rappresentativi della dieta mediterranea. Emerge da un’analisi della Coldiretti, presentata nella Giornata della Salvaguardia del Creato, promossa dalla Coldiretti a Castelgandolfo, dove per l’Angelus del Santo padre è stato aperto un mercato di “Campagna Amica” con le specialità salvate dall’estinzione dall’attenta opera di recupero e conservazione degli agricoltori che hanno donato al Santo Padre un vero e proprio alveare come mezzo milioni di api che volano nella Fattoria Pontificia di Castel Gandolfo.

Molte le specialità salvate dal rischio di estinzione presenti tra i banchi del mercato promosso dalla Coldiretti, dal fagiolo del purgatorio alla roveja, un tipo di pisello, dal seme colorato che va dal verde scuro al marrone per arrivare al grigio, che cresce anche in forma spontanea, lungo le scarpate e nei prati, e nei secoli passati era protagonista dell’alimentazione dei pastori e contadini. E ancora l’aglio rosso di Proceno coltivato nel territorio del Comune omonimo fin dai tempi più antichi è caratterizzato da un profumo intenso e da un sapore forte e gradevole e l’olio della varietà Rosciola, cultivar autoctona laziale: pianta rustica e adattabile ai diversi ambienti olivicoli dell’Italia centrale ma anche il prosciutto di maialino nero prenestino, razza locale che si alleva allo stato brado.

Nonostante l’impegno degli allevatori mancano all’appello una trentina di razze tra mucche, maiali e pecore e il 95% delle antiche varietà di grano è andato perduto. In Italia nel secolo scorso si contavano 8.000 varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta.

Ma negli ultimi 50 anni - evidenzia Coldiretti - si è persa anche una trentina di razze di animali domestici, tra cui cinque tipologie di bovini, dieci tra pecore e maiali e tre caprini. E altre settantuno sono a rischio estinzione, secondo i dati Eurostat. In questo modo non solo si rischia di impoverire la scelta a tavola con la rinuncia a determinati sapori e prodotti di un territorio, ma - sostiene la Coldiretti - si perde un patrimonio importante di biodiversità e con esse parte dell’identità ambientale e culturale di un territorio. Un’azione di recupero importante si deve ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle Botteghe di Campagna Amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione. Ad esempio - spiega la Coldiretti - prodotti ortofrutticoli venduti nei mercati degli agricoltori si conservano in media una settimana in più perché non devono subire i lunghi trasporti e questo consente di mettere in vendita anche varietà più deperibili che non troverebbero spazio sugli scaffali degli ipermercati. Si stima che - conclude la Coldiretti - almeno 100 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da almeno 30 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta trovino sbocco nell’attuale rete di mercati e delle “Botteghe degli agricoltori di Campagna Amica”.

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