Con centinaia di clienti in 13 Paesi diversi, una carriera lunghissima alle spalle, durante la quale ha lavorato a vario titolo con tutti i produttori più prestigiosi di Bordeaux, e proprietario egli stesso, personalmente o in partnership, di svariate aziende in Francia (Château Le Bon Pasteur, Château Bertineau Saint-Vincent, Château Rolland-Maillet, Château Fontenil, Château La Grande Clotte), Sudafrica (Bonne Nouvelle), Argentina (Val de Flores, Yacochuya e Clos de Los Siete) e Spagna (Campo Eliseo), Michel Rolland è probabilmente l’enologo più conosciuto ed influente del mondo. Ma mai, prima d’ora, aveva dato il proprio nome ad un vino: la novità arriva proprio dalla Spagna, si chiama “Rolland Galarreta”, dall’incontro tra l’enologo e l’impresario spagnolo Javier Galarreta, ed è una linea nata nelle tre regioni vinicole iberiche più importanti, Rioja, Ribera del Duero e Rueda.
Il Rueda, come spiega lo “Shanken News Daily” (www.shankennewsdaily.com), è un’annata 2012 prodotta esclusivamente da uve Verdejo provenienti dalle vigne di La Seca, mentre il Rioja è un 2010, 100% uve Tempranillo della sottozona di Alavesa, e il Ribera del Duero un’annata 2010, 85% Tempranillo e 15% Merlot dai vigneti d’altura della regione. In tutto, la produzione tocca le 800.000 bottiglie (500.000 di Rioja e 150.000 di Rueda e Ribera del Duero) che, dopo il mercato europeo, sono pronte ad arrivare su quello americano, a prezzi decisamente concorrenziali: 22 dollari a bottiglia per il Rueda, 24 per il Rioja e 26 per il Ribera del Duero.
“Ho amato la Spagna per molti anni, ma il mio problema, lì, è sempre stato con le tecniche vitivinicole. Ho detto a Javier - racconta Rolland allo “Shanken News Daily” - che se fossimo stati in grado di di avere il controllo sulle tecniche vitivinicole, sarei venuto volentieri, perché ho capito da molto tempo che, nonostante in Spagna non ci siano grandissimi enologi, ci sono ottime uve. Per convincermi, è bastato che Javier trovasse i posti giusti, come ha fatto”.
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