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ATTUALITÀ

“Con la sovranità alimentare il cibo avrà di nuovo un ruolo nelle strategie economiche dell’Italia”

Seminario “Food, Wine & Co.”: le riflessioni della professoressa Simonetta Pattuglia (Università di Roma Tor Vergata)
CIBO, PATTUGLIA, SOVRANITA ALIMENTARE, TOR VERGATA, Non Solo Vino
La professoressa Simonetta Pattuglia (Università di Roma Tor Vergata)

“Il cibo tornerà a ricoprire un ruolo rilevante nelle strategie economiche del Paese. Questo vuol dire aprirsi ad un commercio internazionale vero, i cui standard sono uguali per tutti, significa tornare al valore centrale del cibo rispetto ad altro. In quest’ottica protezione e tracciabilità assumono un ruolo importante della difesa del “brand Italia” e vengono garantite attraverso l’uso della blockchain, sempre più utile per tutelare e valorizzare il made in Italy nel mondo e contrastare il fenomeno dell’Italian sounding, trend in forte crescita”. Lo afferma la professoressa Simonetta Pattuglia, direttore del Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media, nel seminario “Food, Wine & Co - Food for Future, Future for Food”, organizzato dall’Università Tor Vergata, di scena, in questi giorni, a Roma .
La professoressa Pattuglia è intervenuta sul concetto di sovranità alimentare, al centro di un acceso dibattito dopo che il Governo Meloni, appena insediatosi, ha ribattezzato il Ministero delle Politiche Agricole, con la nuova dizione “Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare”. Secondo Pattuglia il concetto è inteso come valorizzazione dell’anello agricolo: “si parte dalla produzione agricola per creare più ettari di terreni coltivabili. É una strategia del Paese per creare valore economico, aumentare la capacità produttiva interna e valorizzare la filiera alimentare, in un Paese il cui comparto agroalimentare vale 538 miliardi, 4 milioni di occupati e il 25% del Pil. Nell’ottica di creare connessione tra comunità, territori e cibo il futuro dell’agroalimentare in Italia passa anche per la tecnologia: gli investimenti sono stati 1,6 miliardi nel 2021 per l’agricoltura 4.0 (+23%). A livello mondiale si stima un giro d’affari dell’agritech di circa 15 miliardi di dollari. L’Italia è nella top 10 per numero di start up nel settore (Osservatorio Agrifood 2022). Inoltre, la superficie biologica italiana è aumentata del 4,4%, arrivando a sfiorare i 2,2 milioni di ettari a fine 2021. L’incidenza delle superfici bio sulla Sau nazionale ha raggiunto il 17,4%, confermandosi la più alta in Ue (Report Sinab 2022)”. Ma la riflessione si estende anche alla sovranità alimentare alla luce della guerra in Ucraina, che mette in pericolo la sicurezza del cibo a livello globale. “Ucraina e Russia - afferma Pattuglia - sono importanti produttori di grano, orzo, mais e semi di girasole. In particolare va considerato che l’Ucraina è il primo produttore al mondo di olio di girasole, prodotto che non viene coltivato in Italia. La guerra in Ucraina avrà un impatto sui costi che supererà i 15.000 euro ad azienda e che tenderà ad avvicinarsi pericolosamente al tetto dei 100.000 euro per le imprese che allevano granivori. Le difficoltà del sistema agroalimentare, alle prese con una crisi senza precedenti, sono delineate da un rapporto ad hoc messo recentemente a punto dal Crea, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, sulla base della Rete Rica, la Rete d’Informazione Contabile Agricola.
Secondo Pattuglia la sovranità alimentare sancirà la riscoperta della dieta mediterranea, sempre più apprezzata come stile di vita anche oltreoceano, e il ritorno al consumo più controllato e di qualità. “L’autenticità del cibo nei consumi - dichiara - è un valore fondamentale, riscoperto soprattutto dalle nuovissime generazioni. L’Italia domina la classifica dei brand storici più longevi, tanto che si può parlare di valorizzazione del patrimonio storico dell’impresa attraverso il brand heritage, passando per le eccellenze Dop e Igp. L’autenticità come valore imprescindibile viene ricercata nelle scelte alimentari e nei consumi, soprattutto dalle Generazioni Z e Alpha, come dimostrano ricerche internazionali e ricerche portate avanti dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata che hanno studiato generazioni e brand authenticity, dal 2014 ad oggi. La sovranità alimentare - conclude la professoressa Pattuglia - incarna concetti già espressi in passato da altri ministeri internazionali, come quello francese, che oggi vengono legittimati”.

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