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CON LE "CANTINE ARTIFICIALI" … LUNGA VITA ALLE BOTTIGLIE DI VINO

Se escludiamo i fortunati che fanno riposare i loro vini in cantine d’epoca sotto le volte antiche, o coloro che hanno realizzato strutture all’avanguardia, secondo i più moderni criteri d’architettura (anche bio), per proteggere nel tempo le amate bottiglie, sono davvero tanti gli aspiranti collezionisti alle prese con i problemi di spazio nelle case d’oggi o con le difficoltà di termoregolazione negli scantinati in città. In America, dove le mode e le tendenze si sviluppano in anticipo rispetto al vecchio continente, le enoteche custodiscono le bottiglie dei clienti con prezzi di deposito per una cassa di vino da 1,20 a 1,50 dollari il mese. Ma la soluzione di una cantina personale in affitto, in Italia, non si è ancora affermata.
Per risolvere il problema ci viene incontro la tecnologia con delle “cantine artificiali”, ispirate ai principi di quelle naturali. Le regole d’oro per la cantina perfetta sono:
- temperature fresche e inferiori ai 20°-22°, senza violente escursioni termiche né sbalzi repentini di temperatura;
- giusta umidità, perché un tasso eccessivo deteriora le etichette, ma un livello troppo basso asciuga e rovina i tappi. Il sughero, infatti, deve restare ben gonfio nel collo della bottiglia per impedire all’aria di passare e ossidare il vino;
- buio o luce schermata perché la radiazione diretta fa male al vino;
- assenza di rumore e vibrazioni;
- le bottiglie vanno riposte coricate, in senso orizzontale, perché il vino bagni il tappo e non lo faccia asciugare. Inoltre, vanno spostate il meno possibile e con estrema cura.
Le celle climatizzate sul mercato promettono garanzia di longevità ai tesori in vetro degli appassionati enofili. Sono quelle che troviamo nelle enoteche o nei ristoranti e posseggono una prerogativa interessante: ricostruiscono l’ambiente ideale per l’invecchiamento in poco spazio. Tra le tante aziende che operano in questo ancora piccolo segmento di mercato, la IP - Industrie del freddo professionale di Parma (tel. 800-653263), che da anni realizza armadi per la conservazione e il servizio dei vini e che attivamente partecipa a tutti i più importanti eventi del vino, alla quale abbiano chiesto non tanto notizie sulla tecnologia di queste “cantine artificiali” quanto piuttosto informazioni sui costi di queste moderne strutture.
Le caratteristiche tecniche d’ogni cella climatizzata corrispondono alle regole strutturali di una buona cantina: tutti fattori che proteggono l’integrità delle bottiglie e consentono al vino di invecchiare bene. E sono: tasso d’umidità ottimale, temperatura stabilizzata, vetri anti raggi UV e l’impiego di speciali compressori montati su supporti di gomma per eliminare le vibrazioni, garantire bassi consumi energetici e silenziosità. Grazie alla condensa che si forma sulla parete refrigerante, l’umidità, all’interno delle celle, si mantiene attorno al 60/65% per garantire l’habitat ideale ai sugheri. Il clima giusto viene ricreato attraverso un doppio circuito caldo/freddo automatico che controlla il mantenimento della temperatura programmata. Sono due le tipologie di cantina, la prima a monotemperatura, in cui si può regolare il valore termico nel range +2 °C - +18 °C, la seconda a multitemperatura con cinque zone a valori costanti diversi, dal freddo al caldo (+2 °C - +4 ° C/ +4 °C - +6 ° C/ +7 °C - +9 ° C/ +10 °C - +12 ° C/ +16 °C - +18 ° C). La combinazione delle versioni risolve anche le aspettative del cantiniere più esigente. Lo stoccaggio delle bottiglie è affidato a ripiani estraibili e regolabili nell’altezza (o a cassetti scorrevoli). Ci sono armadi (in legno per un arredo classico e in metallo per un gusto hi-tech) di dimensioni ridotte e ingombro minimo (per piccole riserve di vino), e mobili che possono contenere fino a 666 bordolesi.
Diamo di seguito alcune soluzioni con le indicazioni di prezzo (chiaramente esclusa Iva e senza spese di spedizione ed eventuale installazione):
1 - per una cantina tradizionale dai costi contenuti a cui affidare la buona conservazione di tutte le nostre bottiglie: un armadio in lamiera inox, con una temperatura programmabile tra +2 °C - +18 °C (per la conservazione, l’ideale è tra +10 °C – +12 °C), che contiene 180 bordolesi costa 1.850.000 lire (Euro 955). Il prezzo della versione per 126 bottiglie è di 1.380.000 lire (Euro 713); per 72 bordolesi la spesa è di 980.000 lire (Euro 506);
2 - per una cantina che serva per l’invecchiamento delle bottiglie, ma che allo stesso tempo permetta di servire i vini alla giusta temperatura: un armadio, in lamiera inox, composto di due celle separate con regolazione indipendente delle temperature: una da riservare alla conservazione delle bottiglie (+10 °C – +12 °C), l’altra a multitemperatura per differenziare gli spumanti, i bianchi e i rossi nella temperatura di servizio, contenente 171 bottiglie (99+72), costa 2.600.000 lire (Euro 1.343);
3 - per chi ha problemi di spazio, il mobile-cantina con una profondità estremamente ridotta: un armadio in legno a due ante (versione estetica molto curata), di dimensioni 131 per 192 per 54 centimentri, che possiede la regolazione indipendente delle temperature delle due celle (per una tipologia come al punto 2 o con due celle a monotemperatura), contenente 212 bordolesi, costa circa 5.800.000 lire (Euro 2.995).
Racchiusi i vini, in queste piccole casseforti, non resta che augurare: lunga vita alle bottiglie!

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