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CON UN BUONO/OTTIMO CHIANTI CLASSICO AL VIA LA "SETTIMANA" ENOLOGICA PIU' IMPORTANTE DELLA TOSCANA

Con l'anteprima del Chianti Classico 2000 si è aperta ufficialmente la settimana enologica più importante della Toscana, che vede protagonisti i vini dell'ultima vendemmia del Chianti Classico, del Nobile di Montepulciano e del Brunello di Montalcino. Cornice della prima giornata è stata la Certosa di Firenze, sulle suggestive e rilassanti colline intorno alla città, nella quale si sono dati appuntamento 80 giornalisti delle più famose testate enogastronomiche italiane ed estere (19 i Paesi rappresentati). Nella grande pinacoteca, ornata dagli affreschi del Pontormo, è toccato ad Emanuela
Stucchi Prinetti, presidente del Consorzio Chianti Classico dare inizio alla manifestazione: "il 2000 è stato un anno felice e fortunato e di grandi affermazioni per i nostri vini". Infatti, dopo l'impennata di vendite registrata nel 2000, è impressionante come già in questo scorcio di 2001 la richiesta sia costantemente in aumento, sia in Italia che all'estero. "Contemporaneamente - ha spiegato la
Stucchi Prinetti - stiamo conducendo un'interessante iniziativa promozionale all'estero (USA e Giappone) assieme al Consorzio del Parmigiano Reggiano. Siamo due consorzi che hanno serie radici nella nostra terra e vogliamo riaffermare la qualità dei nostri prodotti
agricoli e alimentari nel mondo". Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio, ha fornito le cifre di questo successo: "nel 2000, il Chianti Classico ha registrato una produzione del 15-20% in più rispetto al '99; i livelli di prezzo sono stabili; per quanto riguarda la commercializzazione, il 66% riguarda l'export(Germania 28%,
USA 27%, Regno Unito 17%), con un più 5% rispetto al '99 negli States (dal 22 al 27%) ed il 33% in Italia. Il fatturato complessivo è di circa 300 miliardi per un totale di 25 milioni di bottiglie vendute".

L'enologo Porcinai ha quindi fatto una panoramica delle condizioni climatiche dell'annata e le conseguenti ripercussioni sulla vendemmia (da considerarsi 3/4 stelle): "è stata un'annata difficile, che ha messo a dura prova produttori e tecnici del settore. Nel 2000 abbiamo avuto un clima anomalo; infatti, dopo un inverno e una primavera nella norma, nei mesi estivi si sono registrati eccessivi sbalzi di temperatura con conseguenti situazioni di stress per alcuni vigneti. Comunque, settembre, dopo qualche sporadica grandinata (che, purtroppo, ha causato ingenti danni), ha regalato giornate splendide che hanno permesso di portare a termine brillantemente la maturazione delle uve, addirittura in anticipo rispetto ai tempi tradizionali della zona (a metà ottobre invece che verso la fine). Alessandro Francois, titolare del Castello di Querceto, conferma tutto ciò: "veramente un'ottima vendemmia. Ci rimproverano, noi produttori, di dire sempre così, ma è la pura verità! Quest'anno è stato un anno eccezionale. Un'estate ottima, sole e pioggia equilibrati. Abbiamo addirittura terminato di vendemmiare 15 giorni prima del solito. Il 2000 è stato sicuramente migliore del '99!". In generale, la produzione è stata inferiore del 10% rispetto al '99: in totale circa 290.000 ettolitri.

La manifestazione è poi proseguita con la degustazione dei 12 campioni di vino delle aziende associate della vendemmia 2000, selezionati dalla commissione di assaggio del Consorzio con una degustazione bendata, tra i 50 complessivi presentati, e la presentazione da parte dei 61 produttori di Chianti Classico - ai giornalisti prima ed agli operatori del settore poi - le loro ultime annate (Chianti Classico '99, '98, '97 e Chianti Classico Riserva '98, '97, '96). E questo è solo l'inizio del nuovo millennio....


Agnese Pellucci

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