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CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL’AGRICOLTURA EUROPEI, ZAIA “SODDISFATTO DI QUESTA RIUNIONE”. MA INTANTO GLI AGRICOLTORI DELL’UNIONE PROTESTANO A BRUXELLES. CONFAGRICOLTURA: “OCCORRONO STRUMENTI ADEGUATI”. COLDIRETTI: “TRASPARENZA PER IL LATTE”

“Sono particolarmente soddisfatto di questa riunione del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura. Il punto politico fondamentale emerso dalla relazione del Commissario Mariann Fischer Boel è che l’esito dell’Health Check della Pac, in particolare la distribuzione delle quote, non si tocca. A nome del Governo ho anche manifestato la totale contrarietà italiana a ogni ipotesi che favorisca il latte in polvere e il burro”.

Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, al termine del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura Ue, oggi in Lussemburgo.

“È evidente che siamo in un momento di particolare difficoltà per il settore lattiero caseario. E a questo proposito voglio manifestare la mia solidarietà agli allevatori che hanno protestato fuori dal Palazzo. Oggi ci troviamo di fronte ad un eccesso di offerta rispetto alla domanda e a un problema gravissimo di formazione del prezzo”.

A guidare la delegazione italiana alla manifestazione degli agricoltori europei c’era il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, che ha dichiarato: “siamo qui con le migliaia di agricoltori degli altri Paesi partner perché la congiuntura sfavorevole e le pesanti condizioni di mercato che interessano molti settori stanno determinando un clima economico insostenibile per le nostre imprese. Bruxelles, dopo varie riforme, sembra aver abdicato alla possibilità di intervenire sui mercati - ha proseguito il presidente di Confagricoltura - e, mentre apre indiscriminatamente le proprie frontiere, non manca di imporre vincoli e limitazioni, che significano nuovi costi, a carico delle imprese Una situazione insostenibile che sta pregiudicando i redditi dei produttori dei settori zootecnici (lattiero caseario e suinicolo, oltre le carni bovine) e delle produzioni vegetali (su tutti cereali ed olio di oliva), con un forte arretramento dei prezzi all’origine ed un continuo incremento dei costi di produzione. Abbiamo presentato un piano di interventi al ministro Zaia - ha concluso Vecchioni - con misure da attuare a livello nazionale, ma anche in sede comunitaria. Tocca a Bruxelles ora fare la sua parte, per superare la congiuntura, ma anche per salvaguardare, in prospettiva, la dotazione finanziaria a valere del bilancio Ue. Per avere più agricoltura in Europa occorrono strumenti adeguati. E noi siamo qui a Lussemburgo per chiederli alle Istituzioni comunitarie nell’interesse delle nostre imprese e del Paese”.

Tra i manifestanti anche la Coldiretti, preoccupata perché “l’Italia è l’unico Paese d’Europa, tra i grandi produttori (Germania, Francia e Spagna), in cui la Commissione ha rilevato un aumento dei prezzi al consumo a fronte del calo delle quotazioni all’origine, che sta provocando la chiusura degli allevamenti in tutta l’Ue. Non bisogna perdere tempo - ha detto il presidente di Coldiretti, Sergio Marini - nel dare attuazione all’impegno assunto dal Consiglio europeo la scorsa settimana con il quale si invita la Commissione a presentare un’analisi approfondita del mercato entro i prossimi due mesi, comprese eventuali opzioni per stabilizzare il mercato dei prodotti lattiero-caseari. La speculazione sui prezzi si combatte - sostiene la Coldiretti - con la trasparenza dell’informazione a partire dall’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte a lunga conservazione (Uht), dei latticini e dei formaggi che troppo spesso utilizzano latte sterile, cagliate, polveri e caseinati importati in grandi quantità dall’estero all’insaputa dei consumatori”.
Secondo il Ministro Zaia, l’analisi che Coldiretti chiede, dovrebbe arrivare in tempi abbastanza rapidi: “tra alcune settimane - ha fatto sapere Zaia - ridiscuteremo un report che si sta preparando a livello di Commissione, e al quale daremo il nostro contributo. Intanto, prendiamo atto di un atteggiamento molto positivo da parte di Mariann Fischer Boel, la quale sta lavorando su tre linee guida: il latte nelle scuole; l’aumento del de minimis; un importante progetto di promozione al quale l’Europa fornirà il 50% dei contributi necessari. Con coscienza - ha proseguito il Ministro - bisogna rendersi conto che si tratta di una grave questione economica, che tocca più Paesi e più economie. Nessuno, compresa la grande distribuzione, deve tirarsi indietro. È necessaria una maggiore trasparenza, che riporti a un meccanismo di formazione dei prezzi più equilibrato”.
“Esiste poi - ha concluso Zaia - una valutazione da fare su come agevolare un processo naturale che accompagni aziende marginali a rivedere la propria produzione”.

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