Sarà un’esperienza unica quella che il 1 ottobre si potrà rivivere al Giglio: nell’isola più bella ed affascinante dell’Arcipelago Toscano, la Provincia di Grosseto, con una tre giorni densa di convegni e degustazioni, cercherà, oltre che affrontare le problematiche legate da sempre alla viticoltura delle isole del Mediterraneo, di recuperare le antiche tradizioni enologiche. Sarà, infatti, rivissuta dal vivo, in uno scenario unico, la vendemmia “eroica” sui terrazzamenti del Giglio ai primi del ‘900: una vera e propria operazione culturale che si articolerà dalla raccolta dell’uva sui terrazzamenti alla pigiatura delle uve nei Palmenti, al trasporto del mosto in cantina con i mezzi dell’epoca (barca e asini da soma), svinatura ed assaggio del mosto con il “panficato dell’Isola del Giglio”. Ma l’evento, che ha come obiettivo far conoscere più in generale i prodotti tipici ed i grandi vini della Maremma Toscana (sarà presentato anche un ricettario gastronomico locale con relativo abbinamento dei vini della provincia di Grosseto, curato da Slow Food e Associazione Italiana Sommelier), analizzerà, in un convegno nazionale (in calendario il 30 settembre), le esperienze della viticoltura nelle isole: dunque, partendo dal Giglio, si parlerà anche di altre realtà come la Sicilia e la Sardegna e sarà presentata una ricerca storica (curata da Mario Brandaglia) sull’Ansonica, un vino ed un vitigno che accomuna le isole italiane e del Mediterraneo. Di livello i relatori del convegno: tra gli altri, l’enologo Giacomo Tachis, il professor Mario Fregoni (uno dei massimi esperti al mondo in viticoltura), il professor Alessandro Pacciani, docente universitario e assessore allo Sviluppo Rurale della Provincia di Grosseto, il Ministro della Politiche Agricole Alfonso Pecoraro Scanio. A seguire anche una degustazione dei vini delle Isole del Mediterraneo (Giglio, Elba, Pantelleria, Sicilia, Sardegna, Ischia, Capri, Malta ..), guidata dal “grande” Giacomo Tachis.
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