La Regione Sicilia ha fissato i nuovi criteri per il bando di vendita della Corvo di Salaparuta. Con il nuovo documento, la privatizzazione della principale azienda pubblica regionale ricomincia da zero, spazzando via il precedente bando pubblicato a giugno 2000 (che aveva riscosso l’interesse di 23 imprese, le maggiori nel panorama nazionale ed estero). La partecipazione viene consentita non solo alle aziende che producono vino e alcolici, ma anche “società che controllino, direttamente o indirettamente, imprese operanti nello stesso settore. Devono essere costituite da almeno 5 anni, con fatturato nell'ultimi 3 anni pari almeno a quello della Corvo di Salaparuta e con un patrimonio netto non inferiore a 10 miliardi”. Così, in una lettera inviata al commissario liquidatore Rosalba Alessi, l'assessore regionale alle attività produttive Giovanni Ricevuto ha fissato i criteri, cui si dovrà conformare il commissario nel redigere il nuovo bando di gara. Nella lettera, Ricevuto specifica che "la partecipazione è consentita a raggruppamenti costituiti o costituendi di imprese nei quali almeno uno dei partecipanti soddisfi il 50% di ciascuno dei requisiti indicati, mentre la sommatoria dei dati di fatturato e di patrimonio dei partecipanti dovrà corrispondere a quelli richiesti. Titolo preferenziale verrà riconosciuto a chi prevedrà il collocamento in borsa di una quota della partecipazione acquistata entro 5 anni dalla cessione. Il nuovo termine per la presentazione delle offerte dovrà consentire la partecipazione anche di imprese estere, e il vincitore si dovrà impegnare a mantenere in Sicilia sede ed attività aziendale, e non cedere il marchio a terzi”.
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