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COSA TROVERANNO I WINE LOVERS NEI CALICI? ARRIVANO I GRANDI VINI IN ANTEPRIMA. DALL’AMARONE AMATO DA BARACK OBAMA AL BRUNELLO “SUPER-STELLE”, CRESCE L’ATTESA SULLE NUOVE ANNATE DEI VINI ITALIANI PIÙ FAMOSI ... ECCO IL “SAVE THE DATE”

Dall’Amarone della Valpolicella al Chianti Classico, dal Nobile di Montepulciano al Brunello di Montalcino, dal Chianti alla Vernaccia di San Gimignano, dal Bardolino e Chiaretto ai grandi vini di Sicilia, la stagione delle “Anteprime” (la prima è stata in Campania, nei giorni scorsi, con l’entrata in scena del Taurasi 2008), entra nel vivo. E mentre cresce l’attesa tra gli appassionati sulle nuove annate dei vini italiani più amati e famosi, da tutto il mondo, operatori e critici, sono già in viaggio verso l’Italia del vino. Una stagione, quella delle “Anteprime”, sempre ricca di nuove tendenze di stile e consumo e che riserva non poche curiosità. Una su tutte: cosa troveranno i wine lovers nel bicchiere? Uno dei vini prediletti da Barack Obama, servito spesso nelle cene della Casa Bianca: l’Amarone, amatissimo oltreconfine e inserito dalla critica enologica tra i migliori vini al mondo - nella “Top 100” dell’influente rivista Usa “Wine Spectator” con tre etichette (Allegrini, Zenato, Nicolis) - protagonista con la vendemmia 2008, domani e il 29 gennaio, nel Palazzo della Gran Guardia a Verona (www.consorziovalpolicella.it). E anche se il 2008, per l’Amarone, è stato un anno difficile, segnato dal caldo, il risultato, figlio di innumerevoli varianti è, comunque, eccellente. Certo, “il 2008 non è annoverato tra le grandi annate, ma è interessante, perché spesso dove non si arriva con la qualità delle uve raccolte, si arriva con l’appassimento”, come spiega il presidente del Consorzio della Valpolicella, Emilio Pedron. È il caso dell’annata 2008, caratterizzata da profonde differenze tra le sei diverse zone di produzione dell’Amarone e dal lavoro dei viticoltori, che hanno messo la loro esperienza al servizio del più grande rosso veneto.

Per la critica internazionale quella del Nobile di Montepulciano è, invece, e prima di tutto, “A Noble Cause” (la rivista Usa “Wine Spectator” dixit), per il virtuosismo di un territorio dove Consorzio dei produttori e “pubblico” fanno sinergia, e i cui effetti si toccano con mano proprio con l’“Anteprima del Nobile” nella Fortezza, al centro di un progetto di recupero che li vede entrambi protagonisti (18-20 e 23 febbraio, con il Nobile 2009 e la Riserva 2008; www.consorziovinonobile.it). E sull’onda di un consolidato successo mondiale di uno dei vini che hanno fatto la storia d’Italia, ci si sposta a Firenze, per la “Chianti Classico Collection”, per l’anteprima delle annate 2011, 2010 e della Riserva 2009 del Chianti Classico (20-22 febbraio; www.chianticlassicocollection.it). E’ poi la volta di “Benvenuto Brunello” (Montalcino, 24-27 febbraio; www.consorziobrunellodimontalcino.it) delle “super-stelle”: cinque (il massimo del rating dato alle vendemmie) al Brunello 2007, cinque alla Riserva 2006 (e cinque all’annata 2010, in degustazione c’è il Rosso). Sarà, invece, una prima delle prime l’“Anteprima del Chianti” (Firenze, 18 febbraio; www.consorziovinochianti.it) dedicata al 2011 della denominazione che abbraccia praticamente quasi tutto il territorio toscano. La “versione” bianca della Toscana? Arriva il 19 e 20 febbraio, a San Gimignano, con l’“Anteprima della Vernaccia” e l’annata 2011 del vino cantato da Dante, Boccaccio, Michelangelo e Lorenzo de’ Medici (www.vernaccia.it).
Con la primavera arriveranno poi anche le vendemmie 2011 del Bardolino, espressione della “nuova Italia” del vino per la celebre rivista britannica “Decanter”, e della sua versione rosa, il Chiaretto, tra i protagonisti del successo crescente che i rosè riscuotono tra i winelovers (Lazise, 11 marzo; www.ilbardolino.com). Il gran finale? Sull’Etna, per “Sicilia en Primeur” (20-22 aprile; www.assovinisicilia.it), con i grandi vini siciliani che, al solo sentirli, fanno venir voglia di partire ...

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