Avanti verso l’economia circolare, la strada più importante da percorrere per ridurre la pressione esercitata dall’attiva umana sulla Terra. Un processo “virtuoso” che vede al centro il biologico e il biodinamico grazie alla capacità di rigenerare suolo, biodiversità e paesaggio. E’ il messaggio chiave di “Vetrina Bio Bank 2023”, edizione n. 5 del progetto di Bio Bank (che compie 30 anni), la banca dati del bio. Ridurre, rigenerare e ridistribuire sono i principi guida dell’economia circolare da cui scaturiscono le soluzioni indicate sul Rapporto e, tra queste, non poteva mancare il cibo, a cui viene dedicato uno spazio importante e alcune indicazioni per la quotidianità come quelle di mettere al primo posto cibi più sani, di scegliere cibo locale, stagionale e biologico, di eliminare gli sprechi.
Tra i 20 “Trend Bio Bank 2023”, 10 sono “Trend Alimenti”: nella lista troviamo l’iperproteico, con cibi come ad esempio legumi, frutta secca e cereali sempre più dalla richiesti da chi fa attività fisica o semplicemente da coloro che vogliono un’alternativa alle proteine di origine animale. E poi il total veg, che ormai abbraccia tutto, dalla carne alle uova passando per latte e pesce; il basico con pochi, semplici e riconoscibili ingredienti. Ed ancora, i cibi “senza” (che sia glutine, olio di palma, lattosio, zuccheri ...) contro le intolleranze e per chi cerca un certo stile di vita oppure, al contrario, quello “ricco di” (fibre, vitamine, calcio, Omega 3). Tra i trend anche quelli di un carrello della spesa sempre più salutistico con la richiesta di cibi che stimolano, rafforzano e alzano le difese immunitarie senza dimenticare un’attenzione crescente per le antiche varietà sinonime di biodiversità e tradizione, dalle carote viola al topinambur, dalle giuggiole a grani speciali come Senatore Cappelli e Timìlia. Nei 10 trend degli alimenti figura anche il biodinamico che conta 4.800 aziende in Italia con 640 realtà che hanno ottenuto la certificazione “Demeter”, ma c’è anche una sensibilità nei consumatori verso una scelta “etica” che non interessa solo il sud del mondo ma anche l’Italia.
Vetrina Bio Bank 2023 cita il Rapporto Eurispes dove si denota la crescita dei vegani e la diminuzione dei vegetariani in Italia: i vegetariani scendono al 4,2% (5,4% nel 2022) mentre i vegani salgono al 2,4% (1,3% nel 2022). Insieme raggiungono il 6,6% con la scelta di prodotti vegetariani e vegani che deriva da motivi etici, ambientali e salutistici. Il concetto di “riciclabile” è sempre più presente al momento di fare la spesa, secondo l’Osservatorio Packaging 2023 by Nomisma, le tre caratteristiche più ricercate nelle confezioni di alimenti sono infatti l’assenza di overpackaging (58%), l’interamente riciclabile (56%) e la poca plastica (47%). Tra i trend trasversali ci sono anche acquisti più frequenti per i prodotti freschi (per combattere gli sprechi) in formato monoporzione e l’affidamento sui prodotti locali di filiera corta, un’attenzione che abbraccia anche i cibi fermentati, quelli che “facilitano la digestione, promuovono la salute dell’intestino, rinforzano il sistema immunitario, aiutano il metabolismo”.
Il bio legato al wine & food in Italia è già una realtà economica importante, con un giro d’affari superiore agli 8 miliardi di euro (di cui 4,5 in Italia e 3,6 all’export), una crescita che riguarda anche la superficie bio vitata arrivata a 133.000 ettari anche se il volume del vino bio ha un peso complessivo ancora marginale, coprendo soltanto il 6% della produzione nazionale.
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