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Dagli Usa, partner n. 1 in valore per l’Italia del vino, arrivano notizie in chiaro-scuro sul primo quadrimestre 2015: bene i volumi, a +1,2%, ma in valore, anche per svalutazione dell’Euro, è -7,4%. Così l’Italian Wine & Food Institute

Dagli Usa, primo mercato al mondo per il vino e partner n. 1 in valore per l’Italia, arrivano notizie in chiaro-scuro sul primo quadrimestre 2015. Le note liete sono sul fronte dei volumi: le importazioni dal Belpaese sono cresciute in quantità dell’1,2%, a fronte di -3,7% complessivo in Usa sullo stesso periodo 2014 (con i principali concorrenti dell’Italia tutti in calo, soprattutto per la riduzione dei vini sfusi: Argentina -13,3%, Cile -8,9%, Australia -7,8%, Spagna -2,1%). In controtendenza, in questo trend negativo, la Francia che, nel periodo in esame, ha fatto registrare un aumento dell’8,6%, ed il Portogallo con un +26,5%. Dati negativi, invece, quelli che riguardano i valori: se nel complesso il totale Usa dice -2,7%, per il Belpaese si parla addirittura di un -7,4%, ma male anche Australia (-6,1%), Cile (-2,1%), Argentina (-6%), Francia (-2,7%) e Spagna (-8,8%) che, nell’ordine, sono i principali paesi esportatori verso gli Usa. A dirlo una nota dell’Italian Wine & Food Institute guidato da Lucio Caputo (www.iwfinews.com), secondo cui, il calo in valore per i Paesi europei “va essenzialmente attribuito al variato rapporto di cambio Euro-Dollaro (ormai verso la parità dopo mesi di maggiore forza della valuta europea su quella americana, ndr) e per quanto concerne i paesi extra europei è invece principalmente conseguente alla notevole contrazione registratasi nel volume delle loro esportazioni verso gli Usa”.
Nel dettaglio, l’Italia è passata dai 792.000 ettolitri, per un valore di 437.167.000 dollari, del primo quadrimestre del 2014, agli 801.300 ettolitri, per un valore di 404.976.000 dollari dei primi quattro mesi 2015. Con il Belpaese ancora nettamente leader di mercato tra i Paesi stranieri in Usa, con una quota del 26,9% in quantità e del 32,8% in valore. In dettaglio, le importazioni statunitensi, nel primo quadrimestre 2015, sono ammontate a 2.981.400 ettolitri per un valore di 1.23 miliardi di dollari, contro i 3.094.900, ettolitri per 1.26 miliardi di dollari del 2014.
Capitolo a parte, come sempre, quello degli spumanti italiani, che, nel primo quadrimestre 2015, hanno fatto segnare un +45,3% in volumi (170.370 ettolitri) e un +19,4% in valore (79,1 milioni di dollari) sul 2014, con le bollicine del Belpaese che valgono il 59,9% in quantità ed il 32,2% in valore del mercato degli sparkling wine stranieri negli States.

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