La vite, pianta simbolo del paesaggio mediterraneo, passa dalle vigne ai centri urbani per abbellire paesi e città. L’idea è partita dal sindaco di Torrecuso (Benevento), Francesco De Nigris, che ha lanciato il progetto “Paesaggi di Vitae”, subito appoggiato da altri venti comuni sparsi in tutta italia.
Il concetto di base è quello di valorizzare i centri urbani con piante tipiche del territorio: “i comuni non vocati alla produzione vinicola, potranno caratterizzare l’arredo urbano con la pianta più tradizionale del proprio territorio, come nel caso di Palmariggi, vocata alla produzione del melograno. Brescia, per esempio, alle porte della Franciacorta, addobberà il centro di un’anonima rotonda con piante di vite, così come Rionero in Vulture, che ha coinvolto le aziende vinicole del territorio per la realizzazione di aiuole e rotatorie nel centro del paese”.
Una strada già intrapresa da anni, anche come strumento di marketing territoriale immediato e diretto, nei tre più importanti territori della Francia enoica: Bordeaux, Borgnogna e Champagne. “L'obiettivo è anche questo - spiega Valentino Valentini, presidente delle Città del Vino - a Montefalco, ad esempio, vigne che si trovano in orti spesso sono adottate dalle stesse aziende vinicole. C’é anche da dire che grazie al fatto che questi vecchi vigneti si trovano in paese, questo li ha anche salvati dalla malattia della vite filossera. In questo modo vengono realizzati anche veri e propri itinerari turistici - conclude Valentini - anziché andare in piena campagna, si potrà passeggiare nei borghi e imbattersi in vigneti, spesso così antichi da poter essere considerati dei veri e propri musei a cielo aperto”.
Focus - I venti comuni di “Paesaggi di Vitae” ...
Brescia, Torrecuso (Bn), Adrano (Ct), Montefalco (Pg), Marsala (Tp), Latiano (Br), Palmariggi (Le), Serrone (Fr), Piglio (Fr), Melissa (Kr), Civita (Cs), Peschiera sul Garda (Vr), Conegliano (Tv), Rrionero in Vulture (Pz), San Gimignano (Si), San Marco dei Cavoti (Bn), Cicerale (Sa).
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