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DAL CONVEGNO INTERNAZIONALE DI SAN GIMIGNANO ARRIVANO LE NUOVE STRATEGIE DI MARKETING DEI MUSEI DEL VINO

Italia
S.Gimignano

"Un museo del vino deve saper raccontare il territorio e deve essere sorretto da un’adeguata strategia di marketing. In futuro i musei della vite e del vino non saranno solo luoghi della memoria, ma anche luoghi del godimento dei prodotti di un territorio, in grado di fornire al visitatore un nesso tra ciò che una terra produce e la sua storia". Questo, in sintesi, il messaggio lanciato dal convegno internazionale “Il vino in mostra”, organizzato a San Gimignano a marzo dalla Regione Toscana, dall'Associazione Nazionale delle Città del Vino e dal Comune di San Gimignano.
Il convegno ha messo a confronto esperienze diverse in campo museale, per quanto attiene la storia della vite e del vino: dal “classico” Museo del Vino di Torgiano, con i suoi 25 anni di esperienza maturata nel rigore scientifico e nella capacità della Fondazione Lungarotti di sapersi promuovere per autofinanziare la propria esistenza (20.000 visitatori, 100 milioni di utile all’anno, che derivano dagli ingressi e dalla vendita di cataloghi e gadget), al futuribile Vinopolis di Londra, inaugurato a fine '99, dove il vino diventa soggetto multimediale e si presenta a migliaia di visitatori al giorno. Due modelli diversi ma utili a diffondere l’immagine del vino: il primo legatissimo al territorio, il secondo capace solo di evocare virtualmente le colline della Toscana o delle Langhe o i vigneti californiani di Napa Valley.
"San Gimignano si candida - ha spiegato l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Moreno Periccioli - a diventare sede permanente della rete internazionale dei musei del vino: un impegno di grande prestigio che troverà spazio nel ristrutturato ex convento di San Domenico, nel cuore del centro storico, dove nascerà anche un nuovo museo del vino in fase di progettazione. Che museo sarà? “Sarà un museo della conoscenza - ha detto il sindaco Marco Lisi - ma anche un luogo dove si potrà degustare per comprendere lo spirito di questa terra. Custodirà, insomma, i saperi ed i sapori. Un museo di nuova generazione". Cultura e marketing del territorio iniziano, insomma, a capire che devono viaggiare insieme: "ogni regione - ha affermato il presidente dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino, Salvatore Lombardo - è in grado di esprimere qualità e tipicità, di valorizzare vitigni autoctoni, di mettere in rete i musei e di valorizzare i territori con le strade del vino".

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