Ormai quella della degustazione enoica è un’esperienza che coinvolge sempre più persone fuori dalla cerchia degli esperti e dei critici: si tratta di passione per il vino, e quindi le sue caratteristiche organolettiche, fuse con l’accoglienza, il turismo, l’architettura della cantina, l’abbinamento col cibo, con la musica, con l’arte. Così, tra le tante guide che selezionano i migliori assaggi dello Stivale, e le altrettante guide turistiche di ogni tipo, nasce la Guida alle Cantine, edita da Made in Piedmont, associazione che raccoglie oltre 80 importanti cantine della Regione, che vuole raccontare il vino attraverso l’accoglienza. Quella dei vitivinicoltori che, in Piemonte, sono spesso gli stessi proprietari della cantina, tipicamente a conduzione familiare, e quella dei servizi messi a disposizione dell’enoturismo, dalle semplici degustazioni alle passeggiate in vigna, dalla possibilità di dormire tra i filari al ristorante allestito “tra le botti”, dalle cooking class alle attività all’aria aperta, tra scampagnate con e-bike o a cavallo, wine-trekking, picnic, yoga e arte tra i filari.
La Guida, che verrà distribuita nei principali luoghi di interesse turistico del Piemonte, descrive i quattro principali territori vitivinicoli del Piemonte: le Langhe, il Roero, il Monferrato e le Terre del Gavi, ciascuno dei quali illustrato con mappe e notizie di interesse turistico. Il viaggio si snoda su 31 comuni piemontesi e 56 produttori, raccontati attraverso schede che “simulano” la visita in cantina e contengono tutti i servizi offerti, fornendo per ciascuno il contatto diretto alla prenotazione o alla richiesta di informazioni.
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