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SUGHERO & ARTE

Dal sughero alla resina, la “bellezza sostenibile” dei materiali naturali nell’arte di Irma Paulon

Con “Sughera Egida”, ultima installazione per Amorin Cork Italia, l’artista italiana esplora i segreti di uno degli elementi fondamentali per il vino

La sughera produce il suo dono alla terra: la corteccia. Ma non è solo protezione per sé, perché nel tempo diventa un “dono” da restituire alla terra. “Il proteggere della sughera senza soffocare frutto del connubio terra/tempo, è allo stesso momento esempio di prodotto in cui la forma/funzione sono rispettosi delle dinamiche naturali e generano bellezza sostenibile: una bellezza in grado di mutare e rinnovarsi senza bisogno di smaltire ma semplicemente di riciclare”. Ecco nelle parole dell’artista, la genesi dell’opera “Sughera Egida”, ultima tra le installazioni di Irma Paulon per Amorin Cork Italia. Artista eccentrica e versatile, Irma Paulon esplora i segreti della materia, come il sughero, ma anche la resina capace di catturare un istante e di cristallizzarlo, o la colla che unisce gli elementi, artificiali o naturali, reinterpretandola attraverso le tecniche e le forme dell’arte applicata, e assembrandoli con legno, vetro, metallo, plexiglas, pietre dure, tessuti e pigmenti colorati con uno stile personalissimo e seguendo gli insegnamenti dei grandi artigiani della sua terra (è originaria del Polesine). Il risultato è un’alchimia nata nel suo atelier “Cibo per l’Anima” e a Venezia, la sua “città dell’anima”, e che dà vita ad installazioni polimateriche naturali da interni e per parchi e giardini, come quelle realizzate negli anni per il leader mondiale del sughero.

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