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DALL’AMARONE ALL’ENAMORE … LA TRADIZIONE CENTENARIA DELLA FAMIGLIA ALLEGRINI SBARCA NELLA TERRA DEL TANGO CON UN ESPERIMENTO ENOLOGICO CHE UNISCE VECCHIO E NUOVO MONDO, IN COLLABORAZIONE CON LA TENUTA ARGENTINA RENACER

Italia
Marilisa Allegrini

Dalla terra di Giulietta e Romeo alla patria del tango la storica famiglia Allegrini, marchio centenario del mondo del vino, esporta in Argentina il metodo di appassimento usato per l’Amarone. Il risultato? Un vino dalle caratteristiche uniche dall’evocativo nome di Enamore. Il territorio prescelto per questo esperimento di successo, novità assoluta nella viticoltura internazionale, è la Mendoza, una regione di eccellenza vinicola nella zona di Cujo, dove sorge la Tenuta Renacer. La Mendoza infatti, con i suoi 145.000 ettari di vigneti rappresenta il 70% della superficie vitata dell’Argentina ed è considerata una delle più importanti zone viticole al mondo. Si tratta di un enorme altopiano alle pendici delle Ande, dove la vite viene coltivata in altitudine, tra i 600 e i 1.700 metri, e dove il clima asciutto favorisce un’ottimale maturazione delle uve.
L’idea di esportare il metodo di appassimento usato per l’Amarone, dato che esportare l’Amarone stesso al di fuori della Valpolicella è letteralmente impossibile , è sorta nella signora Marilisa Allegrini come una sfida, un gioco, un’emozione da percorrere dopo aver visitato i paesaggi di questa zona argentina ospite di Patricio Reich, produttore vitivinicolo proprietario della Tenuta Renacer. Il clima, la ventosità, la protezione delle Ande, il fiume Mendoza, tutto faceva pensare all’idea dell’appassimento nel Nuovo Mondo, un’idea intrigante, curiosa, piena di modernità.
Malbec, Syrah, Bonarda e Cabernet Franc: tre sono i vigneti utlizzati per Enamore, posizionati a tre diverse altitudini, con viti di oltre 50 anni di età ed uve appassite e vinificate mettendo a frutto l’esperienza compiuta da Allegrini con l’Amarone.
La vinificazione di Enamore è curato da Alberto Antonini con la consulenza di un esperto della produzione dell’Amarone come Paolo Mascanzoni, dello staff Allegrini. Dopo la prima vendemmia 2006 di solo 7000 bottiglie, si è successivamente passati ad una produzione di 30.000 nel 2007 ed una stima per la vendemmia 2008 di 100.000 circa.

Il ritratto - Allegrini, la storia
Da generazioni gli Allegrini vivono a Fumane, 18 chilometri a nord-ovest di Verona, nel cuore della Valpolicella Classica. Sin dal XVI secolo sono fra i protagonisti della storia di questa importante zona vitivinicola. Nel 1557, Allegrino Allegrini acquisì il diritto di sfruttare alcune “fontanelle” o ”sorzive” di Mazzurega, frazione di Fumane, per irrigare la sua proprietà. Tra il 1616 e il 1630, come testimoniano atti e trascrizioni dell’epoca, la famiglia rientra tra quelle che a Fumane possiedono una quantità maggiore di vigneti.
Il capostipite della nuova generazione, Giovanni Allegrini, era persona estremamente orgogliosa di appartenere, come i suoi predecessori, alla terra della Valpolicella e di dedicare ad essa risorse ed energie. Fu tra i primi a mettere in discussione la viticoltura locale, stravolgendone le abitudini e parlando con chiarezza di qualità.
Giovanni e il figlio Walter, anch’egli vignaiolo di grande sensibilità, hanno lasciato il testimone a Marilisa e Franco e, con esso, il compito di proseguire oggi sulla strada tracciata.
Il dialogo fra tradizione e modernità continua così ad essere il tratto distintivo degli Allegrini.

La nuova realtà - Un azienda in Argentina: la Tenuta Renacer
L’azienda vitivinicola Renacer nasce nel 2003. Una proprietà tenacemente costruita e brillantemente seguita da Patricio Reich, che comprende 20 ettari di terreno coltivabile di cui 15 a vigneto, per una produzione attuale di 500.000 bottiglie l’anno e una stima futura che ne prevede fino a 1.000.000. Situata a Mendoza, nel territorio vitivinicolo per eccellenza dell’Argentina, l’azienda Renacer gode degli innumerevoli benefici del particolare clima che caratterizza la zona. Le vigne si sviluppano a diverse altitudini lungo l’imponente altopiano che sale verso le Ande.
È proprio il vento secco che proviene dalla catena andina a proteggere i grappoli da un’eccessiva umidità e dalla formazione di muffa. Tutto ciò, unito alla luce intensa del luogo e alle basse temperature notturne, permette all’uva di raggiungere un’ottimale maturazione e di conservare integra la complessità degli aromi.
Le uve principali della zona di Mendoza sono il Malbec e la Bonarda. Quest’ultima non è da confondersi con la Bonarda Piemontese, seppur omologa, ma piuttosto corrisponde alla varietà francese Corbeau, meglio nota come Douce Noir. In Argentina viene coltivata col sistema della pergola, affine a quello tradizionalmente usato in Valpolicella, e permette maturazioni molto avanzate. Il Malbec, invece, è tipico delle altitudini elevate argentine e si presta all’appassimento.
Il proprietario di Renacer, Patricio Reich, nato in Cile ed appassionato di viticoltura, dopo una laurea in ingegneria e un Mba all’Università di Chicago, si è avvalso della consulenza di uno degli enologi più accreditati al mondo, Alberto Antonini, e del supporto di Paolo Mascanzoni, enologo di Allegrini, esperto nella produzione di Amarone.
Altre bottiglie, fiore all’occhiello di Renacer ed oggetto di un vasto consenso internazionale, sono Punto Final Reserva, Punto Final Classico e Renacer.

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