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DALL’ITALIA ALLA SPAGNA, DAL MAROCCO ALLA GRECIA, LE COMUNITA’ DELLA DIETA MEDITERRANEA SI INCONTRANO NEL CILENTO (24-26 FEBBRAIO), LA SUA “PATRIA” D’ELEZIONE, CON ESPERTI E STUDIOSI, PER CELEBRARE IL RICONOSCIMENTO A PATRIMONIO DELL’UMANITA’ UNESCO

Il 16 novembre 2010 è stata una data storica per l’Italia e le tradizioni alimentari dei Paesi che si affacciano sul Meditteraneo: è la data in cui Spagna, Marocco, Grecia e Italia hanno raccolto i frutti di un lavoro congiunto che ha visto a Nairobi il riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea quale bene Immateriale Patrimonio dell’Umanità. Per celebrare l’importante riconoscimento ed intraprendere un comune percorso di difesa e valorizzazione della Dieta Mediterranea, le comunità del Mediterraneo si danno appuntamento, insieme a studiosi ed esperti, da domani al 26 febbraio nel Parco del Cilento, tra Pollica e Palinuro, “patria” e luogo d’elezione della Dieta stessa, nel convegno “Dieta mediterranea. Patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

“La Dieta Mediterranea è un elemento fondamentale di un cultura millenaria che si compone di
saperi, sapori, prodotti alimentari e coltivazioni che fanno parte del Dna del nostro Paese”, sottolinea il Ministro delle Politiche Giancarlo Galan che prenderà parte al convegno - di scena la King’s Hotel di Palinuro - insieme al presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Paolo Russo, il vice-presidente della Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato Alfonso Andria, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, ed un ricco parterre di esperti e studiosi: da Giovanni Puglisi, presidente Commissione Nazionale Italiana Unesco, Massimo Montella, ordinario di Economia e Gestione dei Beni Culturali Università di Macerata che parlerà di “La cultura aldilà della dimensione materiale e il patrimonio agricolo e alimentare”, Sergio Barile, ordinario di Economia e Gestione d’Impresa dell’Università La Sapienza di Roma che interverrà su “La governance dei beni culturali: l’Approccio Sistemico Vitale”, Stefano Cataudella, ordinario di Ecologia applicata, Biologia della pesca e dell’acquacoltura dell’Università Tor Vergata di Roma che parlerà di “Cultura, pesca e alimentazione”, ed Alberto Mattiacci, ordinario di Economia e Gestione di Impresa dell’Università La Sapienza di Roma con l’intervento dedicato a “Qualità agro-alimentare e promozione del territorio”.

Prima pratica alimentare ad essere iscritta nella lista del patrimonio Immateriale dell’Umanità, la Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea non è solo un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo, ma uno stile di vita che permette l’interazione sociale, la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura e si fonda nel rispetto del territorio e della biodiversità. Lo scienziato americano Ancel Keys ha studiato per anni gli effetti benefici di questo tipo di alimentazione sulle persone arrivando a definire il paese di Pioppi nel comune di Pollica “patria” della Dieta Mediterranea. E’ per questo che l’Italia individua nel cilento e nella comunità cilentana il luogo di elezione di questo valore universale e celebrare qui con un convegno, l’inserimento della Dieta nella lista dei beni Immateriali dell’Unesco. A Pollica, il Ministro Giancarlo Galan scoprirà una targa in memoria del sindaco Angelo Vassallo, ucciso in agguato nel 2010, sostenitore del riconoscimento Unesco alla Dieta Mediterranea fin dall’inizio del progetto.

Ma lo stile di vita della Dieta Mediterranea si estende e fa parte delle tradizioni anche degli altri Paesi che si affacciano sul Mare Nostrun, le cui comunità - quella di Chefchaouen del Marocco, di Sorìa della Spagna e di Koron della Grecia - saranno presenti al convegno per parlare di “Il ruolo delle comunità emblematiche per la Dieta Mediterranea” , insieme Pier Luigi Petrillo, coordinatore Task Force Unesco del Gabinetto del Ministero delle Politiche Agricole, e Tullio Scovazzi, ordinario di diritto interazionale dell’Università Bicocca di Milano.

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