Si alza il livello di attenzione in tema di sicurezza alimentare in Cina, dopo anni di scandali, frodi ed adulterazioni di cibi e bevande. Si va dall’olio di scolo, ottenuto dalla raffinazione di scarti delle cucine, utilizzato da diversi ristoranti, al latte in polvere alla melamina, una sostanza tossica generalmente utilizzata nell’industria plastica. Finalmente dall’ex “Celeste Impero” arrivano notizie di condanne, segno che la Cina si sta trasformando da centro mondiale della produzione di falsi a Paese in prima linea nella lotta alla contraffazione: nel 2010 sono stati in 248 a finire nelle patrie galere per frode alimentare.
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