Dalla pasta e broccoli di “Roma città aperta” alle minestre povere de “I soliti ignoti”, dall’ormai mitico coniglio alla ligure con le olive taggiasche, raccontato nei dettagli culinari dal cardinale gourmet ne “La grande bellezza”, al celebre pasticcio del “Gattopardo”: sono solo alcune delle 100 ricette, tratte da 100 film italiani che dal 1946 ad oggi hanno segnato il nostro immaginario, raccontate da Laura Delli Colli, tra le firme più note del giornalismo cinematografico, nel suo ultimo libro, “Pane, film e fantasia”, che raccoglie le tappe culinarie scovate nella filmografia degli ultimi sessant’anni, in un percorso ricco di aneddoti e dettagli, da Nord a Sud, percorrendo l’Italia della buona tavola. Tra i registi più citati Ettore Scola e Pupi Avati, Federico Fellini e Gabriele Salvatores, ma anche Nanni Moretti famoso per la sua passione per i dolci, o Ferzan Ozpetek, che mette sempre attorno a un tavolo i suoi personaggi: in suo onore Laura Delli Colli propone le polpette tratte da “Le fate ignoranti”, gli arancini di “Saturno contro” e la ciambella all’arancia da “La finestra di fronte”, che fanno da sfondo ad una riflessione più generale sull’evoluzione del rapporto tra gli italiani e la tavola negli ultimi sessant’anni.
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