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DALLA SICILIA PARTE UN CONCORSO LETTERARIO ISPIRATO AL VINO

Italia
Un bel vigneto nel territorio di Marsala

In Sicilia la vite l’hanno portata gli dei: così racconta la leggenda. Ma non importa scomodare gli alti seggi dell’Olimpo per capire quanto il vino e la sua cultura siano le radici e la linfa di questa grande isola. La storia scorre le pagine dei grandi commerci di vino con la potente Creta (VI secolo a.C.) o solca la rotta “del mare color del vino”, che univa la Grecia e la Sicilia quando facevano del nettare prezioso un intenso traffico mercantile. Rivive nelle anfore fenicie ritrovate presso l’isola di Mozia per farci ritenere che sia davvero antichissima l’origine di quel contenuto: i vini di Marsala. E proprio da Marsala, parte oggi l’idea per dare un contenuto all’affascinante mondo dell’enologia. L’azienda Carlo Pellegrino & C. lancia il primo Premio Letterario Pellegrino per premiare il miglior racconto inedito ispirato al vino.


La storia della Pellegrino

La casa vinicola siciliana nasce nel 1880 per volontà di Carlo Pellegrino, a vent’anni dallo storico sbarco di Garibaldi e del suo esercito dei Mille. Il vino di Marsala era già famoso e il merito va dato agli Inglesi che sbarcarono su queste coste nel 1773. Dopo aver gustato il vino liquoroso che qui veniva prodotto, la loro idea fu quella di diffonderlo sul mercato così come avevano già fatto con il Porto, il Madera e il Jerez. Dopo questi illustri padrini il Marsala si è fatto strada da solo, aiutato dalle sue stesse qualità. Il successo del vino ambrato accompagna la storia della Pellegrino e influenza il percorso di sviluppo fino ad oggi. Tra le aziende leader nel settore, possiede attualmente 350 ettari vitati, collocati nella parte occidentale della regione, con un fatturato di oltre 20 miliardi di lire (62% sul mercato nazionale e 38% su quello estero) e una produzione di 5 milioni di bottiglie. Due sono le cantine dove avviene la fase di vinificazione, una a Marsala e l’altra nell’isola di Pantelleria, che realizzano vini Marsala (45%), liquorosi (15%), vini di Pantelleria (14%) e da tavola (26%). Nella più grande delle Pelagie la Pellegrino ha investito ingenti capitali per ridare vita all’importante produzione di Moscati e di Passiti DOC, veri gioielli della terra di Sicilia. Lo spirito che anima l’azienda è quello di perseguire la qualità. Per questo opera con attenzione sulla scelta dei terreni e dei microclimi, procede ad una selezione rigorosa delle uve e svolge con impegno una vinificazione di pregio. Lo sguardo attento verso le nuove tendenze di gusto in fatto di vino, si esprime attraverso la scelta recente dell’affinamento dei rossi e di alcune varietà di Marsala, con l’utilizzo di barriques.

Il successo della Pellegrino e più in generale della Sicilia rispecchiano una ricchezza che sicuramente viene da un territorio vocato, per dono della natura e del clima, alla coltivazione della vite. Grazie alle nuove tecniche enologiche e a un’evoluzione della viticoltura che finalmente punta sulla qualità, piuttosto che sulla quantità si può parlare - secondo Giacomo Tachis, il grande enologo che conosce bene la realtà siciliana - di una rinascita della “Magna Grecia”: la Sicilia è ormai una regione di altissimo interesse come lo era nei tempi antichi. L’eccellenza e il successo dei vini delle isole - spiega Tachis - sono motivati da queste ragioni: sono ricchi di profumi e di sapori primari; hanno una struttura gentile, ma evidente, sono ricchi e grassi allo stesso tempo; l’acidità è ben equilibrata, sebbene talvolta questi vini rischiano di essere troppo rotondi sul piano acidimetrico; hanno una lunga durata in bottiglia e una buona conservazione". Ed i vini dolci e passiti? "Questi - risponde il papà del Sassicaia - sono esuberanti in aromi terpenici e in sapori decisamente particolari: sono vini che riflettono il sole, il mare e la storia antica, oltre all’ottima enologia.

Silvia Airoldi


Sintesi regolamento del Premio Letterario Pellegrino

Articolo 1

La Carlo Pellegrino & C. SpA, azienda vitivinicola di Marsala (Tp), bandisce il primo Premio Letterario Pellegrino. Il concorso è aperto a tutti i cittadini italiani, senza limiti di età. Ai partecipanti è richiesto che i racconti, oltre ad essere inediti, siano ispirati al mondo del vino.

Articolo 2

I racconti devono essere scritti su testi leggibili ... e tra le due e le sei cartelle.

Articolo 3

I racconti devono essere inviati entro il 31 maggio 2001 all'indirizzo: Carlo Pellegrino & C. SpA, Premio Letterario Pellegrino, Via del Fante 39 - 91025 Marsala (Trapani).

Articolo 4

I premi per i vincitori sono i seguenti: al primo classificato un premio di 2 milioni e una bottiglia Magnum Duca di Castelmonte Ulysse Etna rosso doc; al secondo classificato un premio di 1,5 milioni ed una bottiglia Magnum Duca di Castelmonte Gorgo Tondo rosso; al terzo classificato un premio di un milione ed una bottiglia Magnum Duca di Castelmonte Cent'Are Nero d'Avola.

Articolo 5

La giuria che valuterà i testi dei partecipanti è composta da scrittori, enologi e giornalisti. Ecco i nomi: Vincenzo Consolo (presidente), Giacomo Tachis, Andrea Gabbrielli, Luca Maroni, Fabrizio Carrera, Carlo Cambi, Paolo Marchi e Sergio Giacalone, in rappresentanza dell'azienda.

Articolo 7

La Carlo Pellegrino & C. SpA si riserva il diritto di pubblicare il lavoro dei premiati segnalati dalla giuria.

Informazioni: 0923-719944 (Sergio Giacalone)

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