Le tensione commerciali tra Ue e Cina, ora preoccupano anche il settore agricolo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono i dazi sulle auto elettriche cinesi che partiranno domani. Si tratta, comunque, di dazi provvisori per una durata massima di quattro mesi, riporta la Commissione Europea. Entro questo termine, infatti, dovrà essere presa una decisione sui dazi definitivi, attraverso il voto degli Stati membri dell’Ue. Una volta adottata, questa decisione renderebbe i dazi definitivi per un periodo di cinque anni.
A seguito dell’inchiesta, la Commissione ha di fatto concluso che la catena del valore dei Bev (veicoli elettrici a batteria, ndr) in Cina “beneficia di sovvenzioni ingiuste, che stanno causando una minaccia di pregiudizio economico ai produttori europei”. Ma la Cina, fa notare Confagricoltura, “ha risposto all’indagine di Bruxelles, avviata nove mesi fa, con due inchieste antidumping che colpiscono l’agroalimentare dell’Unione”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti ha sottolineato che “dopo i distillati da uva, ora la Cina ha avviato un’indagine sulla carne suina europea: un altro importante pilastro dell’export verso la Cina, nonché un comparto già sotto pressione in Italia a causa della Psa (peste suina africana). Il rischio è che le ritorsioni del Governo cinese si estendano ad altre produzioni, scatenando, tra l’altro, un aumento della competitività tra gli Stati membri dell’Unione”. Confagricoltura sta dialogando con la Commissione Europea e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale “per affrontare la situazione e prevenire ulteriori blocchi commerciali da parte della Cina. Il Governo di Pechino, infatti, sembra intenzionato ad intervenire con un’altra indagine, rivolta al settore lattiero-caseario”.
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