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IN TEMPO DI PANDEMIA

Delivery, e-commerce, ricette fai-da-te e turismo enogastronomico i “topic trend” del cibo sui media

“Festival del Giornalismo Alimentare”: a dirlo è il Report sull’informazione alimentare 2021 di Università Bicocca di Milano e “L’Eco della Stampa”
CIBO, FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE, MEDIA, Non Solo Vino
Il manuale dedicato alla fotografia del cibo

Il delivery negli articoli sul cartaceo e nei servizi in tv e l’e-commerce nell’informazione sul web sono i nuovi “topic trend” (a riprova di come siano entrati a far parte delle nostre abitudini), ed in generale, quando parlano di cibo, i media italiani danno spazio soprattutto alle ricette da fare a casa ed alla convivialità, mentre della ristorazione ad essere affrontata è soprattutto la crisi del settore, diventato la “misura” stessa dello stato di emergenza e delle restrizioni nazionali, rispetto a classifiche, storie e piatti di grandi chef. Ma a conquistare sempre più visibilità nella comunicazione è anche il turismo enogastronomico, tra mete ed aziende imperdibili e territori del momento che vanno per la maggiore. Le diete da sempre protagoniste nel mondo dell’informazione? Se quella vegetariana e vegana fanno meno notizia, è la Dieta Mediterranea a riconquistare le “prime pagine”. Ecco i risultati di “Media & Food”, il Report sull’informazione alimentare 2021 realizzato in esclusiva per il “Festival del Giornalismo Alimentare”, da oggi a Torino, in collaborazione con il Master Alimentazione e Dietetica Applicata e il Master Cibo & Società dell’Università Bicocca di Milano, grazie ai dati forniti da “L’Eco della Stampa”, e focalizzato sull’attenzione alle tematiche del cibo su stampa, web, radio e tv italiani in tempo di pandemia.
Secondo la Ricerca - che ha monitorato, da febbraio 2020 a febbraio 2021, circa 5.000 testate nazionali, oltre 20.000 siti web italiani e circa 150 emittenti nazionali tra radio e tv - se sul web si parla soprattutto, e non potrebbe essere altrimenti, di e-commerce, i “topic trend” nelle news sul cibo sulla stampa e la tv riguardano invece e per la maggior parte il delivery, affrontato soprattutto in chiave sociale (rispetto cioè alla mancanza delle norme di sicurezza minime o della tutela de diritti del lavoro dei rider), anche se è da segnalare come le testate cartacee abbattano la loro resistenza a parlare dell’acquisto da remoto, dando spazio ai nuovi trend di spesa online di prodotti alimentari ed enologici. Le radio, mezzo di comunicazione a maggior radicamento locale, si sono concentrate invece sul racconto dei mercati contadini e rionali.
In particolare, poi, dall’indagine emerge come lo spazio alla narrazione di cibi pronti e dei ristoranti si è decisamente ridotto a favore di quello dato alle ricette da fare a casa e al cibo inteso come fonte di convivialità. Per quanto riguarda le tematiche travel, si mantiene costante lo spazio dato ai viaggi fuori porta per motivi enogastronomici, come visite a cantine, frantoi e alle grandi Regioni a vocazione gastronomica, mentre si abbassa notevolmente il racconto di sagre ed eventi a tema food locali.
Da sempre protagoniste dell’informazione quando si parla di cibo, delle diete non fanno notizia, in termini comparativi, quella vegetariana e quella vegana, surclassate dalla mediterranea e dalla chetogenica che punta sulla drastica riduzione dei carboidrati. Tra i disturbi del comportamento alimentare, la protagonista “sinistra” del lockdown è l’anoressia nervosa, con un incremento delle segnalazioni ed un aggravamento dei casi e delle degenerazioni. Si registra un’attenzione relativa ed in diminuzione sui media, invece, del problema dell’alcolismo. Rispetto ai “Novel Food”, cioè i nuovi cibi che catturano l’attenzione dei lettori, il 50% degli articoli riguarda le meduse, il 30% gli insetti e il 20% le alghe.
“Considerato che in un anno solare di parla di cibo seguendo le stagioni, meno in estate, paradossalmente, e più in inverno e nelle Festività, e non solo in articoli dedicati ma che affrontano anche altro - ha spiegato Pietro Biglia, direttore marketing “L’Eco della Stampa” - quest’anno le citazioni sul food sui media rispetto al Report 2019 presentano dei picchi differenti dovuti proprio alla pandemia. Un anno particolare in cui si è parlato apparentemente meno di ristorazione e cibi pronti, e molto di pratiche culinarie domestiche e convivialità”. Con l’informazione che, ovviamente, “ricalca l’andamento della domanda e dei consumi alimentari - ha sottolineato Laura Prosperi, coordinatrice del Master Cibo e Società dell’Università Bicocca - mentre la ristorazione è diventata, con i provvedimenti adottati per il settore dal Governo Draghi, la misura stessa dello stato di emergenza nazionale e di ciò che si può fare e non”. Ed a proposito di ristorazione, rispetto a classifiche e grandi chef, le tematiche principali “sono oggi la crisi del settore e come ha reagito alla pandemia, tra chi si è inventato i bond e l’acquisto da casa, trasformando le loro attività con la consegna - ha spiegato il caporedattore “Economia - Corriere della Sera” Nicola Saldutti - cambiamenti profondi, economici, culturali e sociali, che resteranno anche una volta passata l’emergenza, mentre non so quanti di noi continueranno a fare il pane in casa. In generale, abbiamo informato soprattutto su quanto il sistema agroalimentare italiano sia stato efficiente nell’affrontare l’emergenza ed i diversi lockdown. Lockdown durante i quali i territori sono stati i protagonisti mancati dell’informazione a causa delle limitazioni agli spostamenti, ma non appena ci è stata ridata la possibilità di viaggiare, anche in maniera intermittente e piuttosto complicata, subito si è ricominciato a parlare della vitalità del legame tra l’enogastronomia e le mete di viaggio, e delle tante iniziative originate da questa tematica. E questo fa ben sperare anche per un futuro di ripresa del nostro Paese”.

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