Possibile che produzione e distribuzione di massa condizionino completamente le nostre esigenze? Forse è ricostruendo le giuste relazioni tra dimensione agricola e metropolitana, rifiutando l’idea che la dimensione produttiva debba rimanere separata dalla dimensione ludica e che un’industrializzazione apparentemente irreversibile avvolga completamente la nostra vita, che si può recuperare nel consumo quotidiano il rapporto con la terra, fatto anche e soprattutto di diversità e imperfezioni positive. Sarà questo uno degli argomenti che accenderanno il dibattito all’edizione n. 3 della Fiera dei Vignaioli Indipendenti, promossa da Gusto Nudo e in programma a Bologna il 18 e 19 marzo (info: www.gustonudo.net). All’evento ci saranno 50 aziende, che accoglieranno gli enopassionati con degustazioni guidate di vitigni autoctoni, laboratori di cucina, letture e concerti in acustico, presentazioni di libri e l’allestimento di un’area dedicata a massaggi di-vini, il tutto nel suggestivo spazio di Vicolo Bolognetti nell’ex convento di San Leonardo, un antico chiostro del Seicento nel centro storico di Bologna.
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