Domani è il Primo Maggio, la festa dei lavoratori, e Roma, come ogni anno, si farà festa, con un’intera giornata di musica in Piazza San Giovanni. Su un palco sul quale non saliranno solo cantanti e musicisti, ma anche i protagonisti della terra, che rappresenta ormai un valore sociale così grande, anche tra i giovani, da “suonare” moderno, nuovo. E al “sono un agricoltore” di Arianna Occhipinti, quest’anno farà eco Carlo Petrini, che introdurrà l’esibizione dei “Kachupa”, la band che ha firmato l’inno ufficiale di “Terra Madre” 2014, “Siamo tutti africani”, un omaggio alla biodiversità ed alla libertà che parte dalla sovranità alimentare. Un tema caro al fondatore di Slow Food, ribadito anche nelle pagine di “Un’idea di felicità”, in cui il pensiero della “chiocciola” incontra quello del grande scrittore cileno Luis Sepùlveda.
Anche il tema del “Concertone” (www.primomaggio.com), “Le nostre storie: Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani”, è intriso, più o meno direttamente, del grande tema della terra, tanto che tra gli hashtag consigliati per raccontare sui canali social della festa la propria storia di vita, di passione, di emozioni, di impegno, di politica, di amore, di solidarietà, di pace, di fratellanza, di sostegno, di studio, di giovinezza, di lavoro della terra, c’è anche #lavorodellaterra. Quella stessa terra da cui, nell’incontro tra Petrini e Sepùlveda, deve necessariamente nascere un mondo nuovo, in cui il cibo non sia solo un l usso per pochi, ma un piacere per tutti (www.slowfood.it).
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025