
Sintomo di una società che sta cambiando, il mondo del vino riflette e in qualche modo anticipa le tendenze che si vedono poi in un Paese, in un territorio. Un po’ come tutti gli altri settori, anche quello enoico sta vivendo una rivoluzione in rosa: mondo dominato da sempre dagli uomini, le donne si stanno ritagliando il loro spazio anche nella filiera del vino. In Italia, in particolare, da 30 anni, ci sono le Donne del Vino, che conta adesso oltre 800 associate, impegnate ogni giorno nel promuovere la conoscenza del vino, e il ruolo della donna all’interno dell’imprenditoria italiana. C’è una settimana in cui però la loro missione è più “concentrata”, ed è ovviamente quella che comprende l’8 marzo, la festa internazionale proprio della donna: dal 2 al 9 marzo, in tutta Italia, ci saranno visite in cantina, performance, conferenze, piccole mostre, spettacoli organizzati dall’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, col tema “Donne vino e design”. Un modo per celebrare la Festa delle donne che diventa Festa delle Donne del Vino e mette sotto i riflettori l’apporto di creatività, rinnovamento e qualificazione fornito del “gentil sesso” al proprio comparto produttivo. In un mondo, quello del vino, in cui tutto è sempre più contaminato dal fashion, e la moda si lega alle scelte culturali delle persone che lo producono e lo consumano, la bottiglia e gli accessori da vino si trasformano in arredi della casa e della tavola e non sono più solo strumenti di un servizio ben fatto. Persino il colore di etichette, packaging, luoghi e accessori vengono influenzati dalla femminilizzazione.
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