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Dopo Costantino Charrère, un’italiana torna alla vice presidenza della Confederazione Europea Vignaioli Indipendenti (Cevi), che rappresenta 11 associazioni nazionali: è Matilde Poggi, che, dal 2013, è succeduta a Charrère alla presidenza Fivi

Dopo Costantino Charrère, un’italiana torna a conquistare la vice presidenza della Confederazione Europea Vignaioli Indipendenti (Cevi), che rappresenta 11 associazioni nazionali: è Matilde Poggi, che, dal 2013, è succeduta proprio a Charrère alla presidenza della Fivi - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, e che si occuperà in modo particolare dei rapporti della Cevi in sede europea, ma anche di temi come la questione delle vendite a distanza ed il ruolo del vino nelle strategie anti alcol che l’Ue si prepara a mettere in campo. Alla presidenza, invece, è stato confermato il francese Thomas Montagne, come deciso in assemblea annuale, di scena nei giorni scorsi in Montenegro, in cui, oltre alla conferma di Montagne, c’è stata la nomina di altri due vicepresidenti, lo svizzero Jacques Humbert e il bulgaro Ivo Barbanov (www.fivi.it).
“Il nuovo board della Cevi - commenta Matilde Poggi - vede incarichi distribuiti tra un maggior numero di nazioni. Diminuisce il peso francese, da sempre nazione leader nella Confederazione, a cui spetta ora solo la presidenza”.
Molti i temi sui quali, nei prossimi due anni, si troverà a lavorare con azioni di lobbying a Bruxelles: in primo luogo, la questione delle vendite a distanza, per le quali la Cevi ha chiesto che i produttori possano spedire i loro vini direttamente ai consumatori all’interno dell’Unione Europea, assolvendo alle accise nel paese d’origine. Potrebbero essere create così delle camere di compensazione tra Stati, senza dover avviare pratiche doganali per ogni singola vendita; quindi, il dossier relativo alle strategie anti alcol, in discussione in questi mesi a Bruxelles.
La Cevi, attraverso Matilde Poggi, chiederà che “il vino non venga considerato alla stregua degli altri prodotti alcolici, come i superalcolici o gli alcolpops. Non possiamo essere associati agli altri alcolici, il vino è un prodotto agricolo che contiene alcol, gli altri sono prodotti industriali”.

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