Dopo il rapporto vino-cibo e la letteratura enogastronomica, saranno la scienza e la ricerca scientifica le protagoniste del terzo “viaggio” alla scoperta del mondo di Bacco, ideato dal Comitato Scientifico di “Vino - A Taste of Italy”, il Padiglione Vino di Expo 2015 (http://www.vino2015.com/it). Appuntamento il 27 giugno (ore 11,30), con il presidente del Comitato, Riccardo Cotarella e i maggiori esperti di viticoltura ed enologia del panorama italiano ed internazionale.
“Con la diffusione della Fillossera nella seconda metà dell’Ottocento nei vigneti europei è iniziata una nuova forma di viticoltura, basata sull’innesto della vite europea sulle radici di vite americana. Da quel momento - si legge in una nota - l’aspetto del vigneto europeo è drasticamente cambiato per organizzarsi in filari regolari che consentivano un più razionale lavoro dell’uomo nel vigneto. Ma, sempre dall’America, sono giunti oidio e peronospora, i quali costringono tuttora la viticoltura a praticare continui interventi fitosanitari. Scartata per questioni etiche, culturali e sociali l’ipotesi di trovare una soluzione con l’impiego delle tecniche Ogm, alcuni centri di ricerca europei ed italiani stanno approntando soluzioni alternative attraverso una serie di incroci ed ibridazioni tra le varietà selvatiche della vite; sono nate delle nuove varietà resistenti alle malattie crittogame che replicano quasi fedelmente alcuni caratteri organolettici delle classiche viti europee. In sostanza si potrebbe pensare di attualizzare la nostra viticoltura per rispondere meglio alle nuove esigenze e preferenze dei consumatori moderni e alle incerte mutazioni climatiche in atto in questo terzo millennio”.
Riflessioni su un tema quanto mai complesso e attuale, da cui dipendono le sorti della viticoltura italiana e non solo, e sul quale si confronteranno Marco Stefanini, eesponsabile della “Piattaforma Miglioramento Genetico Vite”, che parlerà de “Le viti resistenti ed i loro profili”, Eugenio Sartori, alla guida del leader europeo della vivastica Vivai Rauscedo, che si focalizzerà su “Gli incroci con varietà resistenti”, Michele Borgo, ricercatore dell’Istituto di Viticoltura Conegliano, che illustrerà il tema de “Il continuo mutare delle fitopatologie”, Luigi Moio, docente dell’Università Federico II di Napoli, che parlerà di “Sostenibilità, sensibilità e leggerezza”, e Attilio Scienza, docente dell’Università di Milano e tra i massimi esperti a livello mondiale che, parlando di viticoltura tradizionale, di precisione, bio e naturale, metterà in evidenza “Le ragioni degli uni e degli altri”.
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