Dopo la moda, il vino. L'escalation italiana, guidata dalla Toscana, può competere a tutto campo con i francesi che, in questi ultimi anni, stanno soffrendo, soprattutto sui mercati dell'Europa, Usa e Giappone, sempre di più l'appeal dell'offerta italiana, fatta di qualità, cultura, immagine, seduzione. E sarà proprio il "tuscan style" del vino ad essere celebrato a Siena (nel Pellegrinaio del vecchio Ospedale del Santa Maria della Scala, tra gli affreschi trecenteschi di Lorenzo Vecchietta e Domenico Di Bartolo), il 7 e 8 dicembre, nel convegno internazionale "Mitos: il mito del vino in Toscana", che vede l'adesione di tutto il gotha dell'enologia italiana (tra gli altri, Piero Antinori, Angelo Gaja, Nicolò Incisa della Rocchetta, Giacomo Tachis, Ezio Rivella, Franco e Jacopo Biondi Santi). Ma la città del Palio, in questa due-giorni di vino, sarà anche il luogo deputato a consacrare il mito del Solaia '97 di Antinori, il miglior vino del mondo per la "bibbia" Wine Spectator, che nasce nelle colline del Chianti tra Siena e Firenze: sarà, infatti, lo stesso Piero Antinori a guidare la degustazione (in programma il 7 dicembre) di questo autentico fuoriclasse, che proprio oggi, come simbolo più espressivo della toscanità, è stato dato in dono ufficialmente dal Consiglio Regionale della Toscana al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. E, da un vino di recente trionfo, ad un grande della tradizione, che ha fatto grande l'Italia, in tutte le classifiche del mondo: la Riserva 1955 del Brunello di Montalcino Biondi Santi, azienda capostipite dei grandi vini da collezione in Italia e nel mondo, giudicato dal "Wine Spectator", il miglior vino italiano del Novecento (in degustazione l'8 dicembre per 25 selezionati ospiti). L'evento internazionale (organizzato dalla Regione Toscana, Provincia di Siena, Camera di Commercio, Monte dei Paschi, Enoteca Italiana, Mitos Associates, la società di Firenze che ha ideato il progetto Mitos) analizzerà poi anche la vera e propria "rivoluzione dell'enologia" in Italia, focalizzata soprattutto sulla leadership toscana e piemontese, e storici di fama internazionale (André Tchernia dalla Francia, Alain Grieco della Harvard University e Attilio Scienza dell'Università di Milano) affronteranno il mito del vino toscano nella sua evoluzione millenaria. Quindi, tanti vip a Siena: da Sandro Chia a Fernando Botero, da Chiara Boni a Elio Fiorucci e Stefano Ricci, da Gianna Nannini al mitico macellaio Dario Cecchini di Panzano (è il fornitore della migliore chianina di tutte le più importanti star di Hollywood). Ed ancora, al Santa Maria della Scala, il 7 dicembre un concerto di cristalli tra Bach e Verdi nella Chiesa della Santissima Annunziata, ed all'Enoteca Italiana della Fortezza Medicea, l'8 dicembre, un finale straordinario, con un gran tasting (aperto al pubblico, dalle ore 17,30) delle migliori creazioni enologiche di Toscana.
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